venerdì 27 marzo 2009

ARDARA, RAGAZZA DI 28 ANNI MUORE SULLA SASSARI-OLBIA

(ANSA) - SASSARI, 27 MAR - Una donna e' morta e tre persone sono rimaste ferite in un incidente stradale avvenuto sulla Sassari-Olbia, all'altezza di Ardara. L'incidente e' avvenuto verso le 18:30, coinvolgendo tre auto. La vittima e' Ivana Marrone, 28 anni di Budduso' (Olbia-Tempio). La donna e' morta durante il trasporto all'ospedale di Sassari per un politrauma. Le condizioni dei feriti non sarebbero gravi.

E' indetta una manifestazione sulla Olbia-Sassari

Sabato 4 Aprile 2009, è indetta manifestazione dal "Comitato pro Strada Sassari Olbia a 4 corsie". Il raduno dei manifestanti è previsto per le ore 10.00, presso il piazzale del bar-ristorante Aghiloia di Su Canale, dopo un breve discorso del comitato organizzatore, il corteo marcierà sulla S.S. 199 Olbia-Sassari.

Con preghiera di diffusione
Il comitato organizzatore

lunedì 23 marzo 2009

Un comitato guida la protesta per i fondi spariti

SU CANALE. Nel quartier generale del Centro sociale, il Comitato per la quattro corsie continua a incontrarsi per mettere a punto la manifestazione di protesta, fronte popolare per incalzare il governo centrale a restituire quei soldi Fas che avrebbero dovuto raddoppiare le corsie sulla Sassari-Olbia. Battaglia intrapresa da un gruppo di cittadini che rappresentano le comunità di Monti, Su Canale, Enas, Chirialza e della periferia di Olbia, che sta trovando giorno dopo giorno, nuovi consensi: l’obiettivo, dicono, è coinvolgere tutte le forze politiche, sindacali, imprenditoriali, le associazioni e le amministrazioni locali e provinciali di Olbia-Sassari. «Pensiamo a una grande mobilitazione aperta a chiunque voglia aderire per manifestare il proprio dissenso», fanno sapere le due referenti, Patrizia Desole e Rita Padre. Che rinnovano l’invito alla partecipazione alle assemblee - la prossima è per domani alle 20.30, poi, si incontreranno a giorni alterni -, per organizzare la manifestazione che si terrà ai primi di aprile. Intanto, anche due sere fa, si è svolto un incontro molto partecipato, mentre hanno già annunciato la propria adesione diversi comuni della provincia e varie associazioni. In prima fila, anche i sindacati del territorio: Cgil, Cisl e Uil sosterranno l’iniziativa. «Appoggiamo con favore la manifestazione - fa sapere Michele Carrus, presente alla riunione -: bisogna tenere alta la mobilitazione, il G8 è alle porte e l’obiettivo è rientrare nelle procedure accelerate. È importante incoraggiare qualsiasi iniziativa che possa fare pressioni sul Governo. Vediamo se i nostri politici saranno capaci di farsi valere, noi, di certo non accettiamo mediazioni al ribasso e pretendiamo che ci venga restituito il maltolto».  La macchina organizzativa, dunque, va avanti. Il Comitato si è diviso i compiti: c’è chi si sta occupando di preparare manifesti e volantini, chi di avviare i contatti con le forze politiche e sociali del territorio. Appena tutto sarà definito, verranno resi noti i particolari della manifestazione, che si svolgerà comunque sulla strada. «È bello vedere tanta partecipazione, questo dimostra quanto sia importante l’opera per la nostra comunità e per tutti i sardi, sia sul fronte della sicurezza ma anche come opportunità di lavoro - conclude Patrizia Desole -. Questa battaglia la vogliamo vincere».

La Nuova Sardegna, 22 Marzo 2009

domenica 22 marzo 2009

Sassari-Olbia e Meridiana, due promesse mancate

OLBIA. Non nasce nel migliore dei modi per la Gallura la legislatura sotto la guida di Ugo Cappellacci. Il neo governatore è chiamato a intervenire sui fondi scomparsi per la Sassari-Olbia e sui licenziamenti annunciati da Meridiana. Sui due fronti, nei comizi del 24 gennaio in Gallura, Cappellacci e Berlusconi avevano promesso il massimo impegno.   Meridiana. A Olbia, nella trionfale chiusura del tour elettorale gallurese di Berlusconi, Cappellacci pronunciò parola rassicuranti: «Ci impegneremo per salvaguardare il posto ai lavoratori di Meridiana». Applausi a scena aperta del pubblico festante, compreso il manipolo di dipendenti della compagnia dell’Aga Khan. Un’eco lontana, che stride con quei 61 assistenti di volo che stanno appesi. azienda e sindacati stanno comunque lavorando per cercare di evitare il peggio. Ma il silenzio di Regione e Governo sulla vicenda è assordante, come sottolinea anche il deputato gallurese del Pd Giulio Calvisi. «Detto che ripongo la massima fiducia nei vertici dell’azienda e nei sindacati che stanno trattando per risolvere il problema, è assurdo che la vicenda di Meridiana si stia consumando fra l’indifferenza di chi può e deve intervenire. Non si tratta di una normale discussione contrattuale, o di qualche piccolo esubero, ma della concreta possibilità che Meridiana chiuda o che lasci la Sardegna».  Calvisi chiede dunque un intervento nelle trattative, del governo e del presidente della Regione Ugo Cappellacci. «Durante la crisi di Alitalia, Berlusconi si è impegnato direttamente - ricorda Calvisi - e il governo era al tavolo con i sindacati per imporre un accordo fra lavoratori e azienda. Per Meridiana neanche una parola, invece. La trattativa al ministero del Lavoro è stata delegata a un funzionario e in tre giorni di incontri ad oltranza tra le parti, non si è fatto vedere neanche un sottosegretario».  «Se si vuole rimediare alla situazione in extremis, e i margini ci sono - conclude Calvisi - intervenga il presidente Capellacci, si facciano sentire i parlamentari sardi del Pdl, si attivi il ministero dei Trasporti e il primo ministro».   Sassari-Olbia. Silenzio anche sulla questione della Sassari-Olbia. Sono passate due settimane esatte dalla riunione del Cipe che ha certificato la scomparsa degli oltre 400 milioni di euro destinati a portare a quattro corsie la strada. Da allora poche parole, e sottovoce. Ma dal centrodestra arrivano dichiarazioni improntate all’ottimismo, comunque. Portavoce è Bastianino Sannitu, il neo assessore regionale al Turismo promosso da Cappellacci anche vicepresidente delle giunta. Belle medaglie per il centrodestra gallurese, che però non ripagano dell’amarezza vissuta in questi giorni dalla gente. «Ma anche ieri - sottolinea il sindaco di Berchidda - ho chiesto agli uffici di presidenza di Cappellacci di chiedere un incontro per la prossima settimana con i ministri Fitto e Matteoli. Noi siamo fiduciosi, sappiamo che le cose si risolveranno».  Ostenta certezze anche Fedele Sanciu che, in ogni caso, promette di continuare a sollecitare il governo sulla questione. «Attendo ancora una risposta alla mia interrogazione - precisa il senatore del Pdl -, ma sono pronto a fare ulteriori passi per contribuire a risolvere la faccenda».  Resta, come ultimo passaggio ufficiale, l’incontro di Cappellacci con il governo, avvenuto la settimana scorsa. «In quel vertice - ricorda Sanciu - Berlusconi ha detto ai ministri Fitto e Matteoli di seguire personalmente l’iter della strada. E dunque, siccome mi fido del presidente del consiglio, sono certo che uno sbocco si troverà». 

La Nuova Sardegna , 21 Marzo 2009

martedì 17 marzo 2009

Il comitato si riunisce

Lunedì 23 Marzo 2009, dalle ore 20.30, presso il centro sociale di Su Canale, in Via La Palazzina, si terrà una riunione del comitato per discutere sull'organizzazione della manifestazione per la 4 corsie Sassari Olbia. Tutti i cittadini sono invitati a partecipare.

lunedì 16 marzo 2009

"Ridateci i soldi per la strada", Su Canale mobilita le frazioni

SU CANALE. La mobilitazione popolare contro lo scippo subìto sarà come un’onda che partirà da Su Canale per raggiungere Monti, le frazioni di Enas e Chirialza fino a toccare le porte di Olbia, un’azione che partirà dal basso, da quelle comunità che quotidianamente attraversano la strada Olbia-Sassari, per incalzare il governo centrale a cui chiederanno di restituire ciò che non è suo, «quei soldi Fas che appartengono alla Sardegna e che rivogliamo indietro per costruire la quattro corsie». Il comitato spontaneo dei cittadini non ha intenzione di farsi sfuggire di mano un progetto che è un po’ anche il loro: si erano costituiti a fine agosto, proprio quando si progettava la nuova strada. Erano scesi in campo con grande tenacia e fermezza per difendere le loro terre minacciate dagli espropri e per chiedere all’allora assessore ai Lavori pubblici Carlo Mannoni alcune modifiche al tracciato originario. Rivendicazioni in gran parte accolte dopo un lungo lavoro, incontri e confronti col comitato e una affollata assemblea con i cittadini che si svolse a Su Canale. Proprio da dove, ora, ripartirà la battaglia in difesa della quattro corsie, «perchè quella strada noi la vogliamo e soprattutto vogliamo questo e non altri progetti», hanno detto i componenti del comitato, l’altro ieri, in una riunione. Annunciando l’avvio di manifestazioni di protesta che bloccheranno il traffico lungo il tratto Monti-Olbia, «più di una manifestazione - precisa Rita Padre - perchè toccheremo tutte le frazioni rappresentate nel nostro Comitato. E lo faremo presto, non possiamo perdere tempo. Lunedì ci incontreremo ancora per pianificare le iniziative». Il rischio è quel progetto - così come è ora, così come il comitato lo vuole - possa diventare un lavoro inutile perchè non si realizzerà. E a ricordarlo, durante la riunione, è stato proprio l’ex assessore Mannoni che ha partecipato all’incontro insieme al progettista della strada Mauro Coni e al parlamentare Giulio Calvisi, invitato da Patrizia Desole, membro del comitato spontaneo di cittadini e rappresentante del coordinamento provinciale del Pd. «I fondi scomparsi hanno reso vano tutto il lavoro fatto dalla giunta Soru - ha ribadito Mannoni, dopo aver ricostruito la storia dei finanziamenti, fino alla riunione del Cipe che ha ratificato la scomparsa dei fondi -. I soldi che ci sono stati tolti ce li devono ridare». Concetto che diventerà l’obiettivo della battaglia del comitato, pronto a scendere in campo «per manifestare tutto il nostro disagio di cittadini che rivendicano una strada più sicura, e non lo faremo con una protesta blanda come è avvenuto a Oschiri», ha ribadito Rita Padre. «Far entrare il progetto nel G8 era stata la svolta, non possiamo stare in silenzio di fronte a quanto sta accadendo», ha aggiunto Graziella Carta. «I soldi della Sardegna sono stati spostati nelle zone dove c’è più gente, cioè dove si possono avere più voti», hanno attaccano altri, via via sempre più agguerriti. «L’azione di buona politica fatta dalla Regione che in quel progetto aveva accolto le richieste della gente, salvando sia gli interessi dei singoli che quelli generali - ha detto ancora Patrizia Desole - è stata cancellata dal governo centrale, tutto con grande arroganza, scippando i nostri soldi». Domani alle 21, al centro sociale di Su Canale, il comitato chiama a raccolta chiunque voglia aderire alla protesta.

La Nuova Sardegna
, Domenica 15 Marzo 2009

venerdì 13 marzo 2009

Strada Sassari Olbia: Il comitato di Su Canale si mobilita

Lunedì 16 Marzo 2009, dalle ore 21.00, presso il centro di aggregazione sociale di Su Canale, in Via La Palazzina, si terrà un incontro con i cittadini per discutere sulle forme di protesta da attuare, contro lo scippo dei finanziamenti per la realizzazione della statale a 4 corsie Sassari Olbia. Sono invitati a partecipare tutti i cittadini di qualsiasi comune e gli amministratori.

giovedì 12 marzo 2009

A Olbia assemblea per la Olbia Sassari
















Venerdì 13 Marzo 2009, dalle ore 17.30, presso la sede provinciale del PD a Olbia in Via Roma 130, si terrà un assemblea organizzata dai giovani del PD Gallura, riguardante il dirottamento dei fondi CIPE per la strada Sassari Olbia. Parteciperà Carlo Mannoni, spiegherà l'iter seguito dalla regione e quello seguito dal governo. La cittadinanza e gli amministratori sono invitati a partecipare.

Quattro corsie, il governo non darà un euro

«Bambole, non c’è un euro». Parafrasando il titolo del celebre programma tv d’avanspettacolo di trent’anni fa, si può racchiudere in queste poche parole il destino dei fondi per la Sassari-Olbia. La pietra tombale sulla questione l’ha messa ieri il ministro dei rapporti con il parlamento Elio Vito, chiamato a rispondere al question time alla Camera alla domanda posta dai parlamentari del pd Giulio Calvisi e Guido Melis. Ai due deputati del nord Sardegna, che chiedevano che fine avessero fatto i finanziamenti, ha replicato che «l’intervento sulla Sassari-Olbia già rientrava in una programmazione prevista per il 2010».

 Addio, dunque, alle procedure accelerate del G8. Cancellato in un colpo tutto quello che era stato fatto finora, compresa la progettazione e la divisione in lotti dell’opera. A rispondere a una questione di vitale importanza per la Sardegna, non è stato chiamato nessun ministro di peso (se non Tremonti almeno Matteoli). Circostanza che ha dato l’occasione anche a Rocco Buttiglione, che presiedeva la seduta, di chiamare sarcasticamente in causa Vito, al momento di rispondere a Calvisi: «Ministro - ha detto - noi tutti veramente ammiriamo la sua onniscenza. Potrebbe fare un Governo da solo: è in grado di rispondere a qualsiasi domanda».

 Elio Vito ha replicato piccato: «In tale governo riserverei a lei un posto di riguardo». Al di là delle schermaglie fra i due, è stata disarmante la risposta all’interrogazione (primo firmatario Antonello Soro) e illustrata da Giulio Calvisi, che aveva chiesto conto dello spostamento dei fondi Fas per la Sardegna con l’ultima riunione del Cipe. «Un esempio - ha osservato l’esponente olbiese del Pd - degli impegni assunti in Parlamento e nelle piazze di tutta la Sardegna durante la campagna elettorale, e disattesi puntualmente dopo la chiusura delle urne». 

 Vito ha sottolineato come «il G8 porterà grande beneficio alla Sardegna e a tutti i sardi. Sono stati già stanziati 400 milioni di euro a favore dell’organizzazione del vertice e per i problemi infrastrutturali. Ulteriori esigenze potranno essere soddisfatte attingendo dalle risorse del Fondo strategico a sostegno dell’e conomia reale, o dal fondo infrastrutture istituito nell’agosto 2008».

 «Peccato - fa sapere Calvisi - che quei fondi non hanno soldi a disposizione, perché sono stati già impegnati». «Del resto - ha proseguito nella sua risposta Vito - l’ammodernamento della Sassari-Olbia non è strettamente funzionale al G8, come già detto in questa stessa sede dal sottosegretario Guido Bertolaso. Ma il G8 fungerà da stimolo per accelerare le procedure. La nuova Sassari-Olbia costerà 440 milioni di euro è sarà lunga 78 chilometri».

 Sferzante la replica affidata a Guido Melis. «Siamo insoddisfattissimi. Questa strada ha un’importanza enorme, e non solo economica. E’ un vero e proprio cimitero di croci, perché molto frequentata. Sappiamo bene che i tempi erano lunghi e si parlava del 2010, ma non abbiamo avuto risposte sulla destinazione delle somme. La verità è che vengono traditi tutti gli impegni presi prima delle elezioni. Per cui vale il detto che: il sardo si inganna una volta sola. Mi auguro che i sardi non si facciano ingannare un’altra volta da questo Governo».

 Va anche ricordato che il 14 novembre 2008 il sottosegretario Bertolaso, rispondendo in aula proprio a Calvisi (circostanza ricordata ieri da Vito) aveva detto che «sulle somme stanziate dal governo il ministro dell’economia ha preferito un ulteriore passaggio al Cipe. Con la prossima riunione sarà tutto risolto. Si tratta di 417 milioni di euro che serviranno in particolare per la Sassari-Olbia che verrà finalmente adattata alle esigenze dei sardi». Parole che ora sembrano state scritte sulla sabbia.

La Nuova Sardegna , 12 Marzo 2009

Olbia Sassari, contro lo stop banchetti del PD per strada

Il Pd riparte dalla strada. Dalla quattro corsie smaterializzata con un colpo da prestigiatore del governo Berlusconi. E dalla gente di strada. I consiglieri comunali lasciano il banco e aprono il banchetto. Organizzano una raccolta di firme di protesta contro lo spostamento dei fondi per la Olbia-Sassari. In una mattina raccolgono oltre mille firme e una montagna di complimenti. Un successone.  In zona Bandinu al mercatino, armati di fogli e penna tra la gente ci sono Marco Varrucciu, Rino Piccinnu, Ninni Chessa, Piero Putzu, Giorgio Spano. Fermano le casalinghe per strada, parlano con loro, le convincono a firmare la petizione. Il partito ritorna a fare politica tra la gente. «Come volevamo dimostrare - dice Carlo Careddu -. Anche in Sardegna come in Abruzzo si è riproposto lo stesso copione. Le promesse della campagna si sono rivelate carta straccia. Avevo già presentato un’interrogazione in cui lanciavo l’allarme contro lo scippo. Il Pdl come sempre è bravo negli slogan elettorali e anche negli incontri istituzionali in cui dicevano che sarebbe stata finanziata la Sassari-Olbia. Ricordo ancora il consigliere Settimo Nizzi armato di cartina e raggio laser che illustrava a tutta l’aula le meraviglie della quattro corsie. Mancavano solo i pop corn. Tutto dimenticato». Entusiasta uno dei sostenitori della proposta, Rino Piccinnu. «È stato splendido - dice -. La gente ha risposto in modo ottimo. Abbiamo raccolto quasi mille firme in una mattina. Sabato continueremo. Saremo al mercatino di piazza San Gallo. Ci saranno anche i giovani del Pd a raccogliere le firme. Sono molto felice per questa iniziativa. Ritroviamo l’unità, il partito deve ripartire da queste manifestazioni per crescere. Abbiamo sentito il parere del popolo. In molti si sono sentiti traditi dal governo. In molti dicono che Berlusconi ha preso in giro i sardi. È un segnale forte che va saputo cogliere. A firmare sono venuti anche quelli del comitato di Su Canale che si erano opposti alla strada. Ora anche loro chiedono che si inizino i lavori».  Sulla stessa linea anche un altro consigliere, Marco Varrucciu. «Abbiamo deciso tutti insieme di prendere questa iniziativa dopo la beffa delle promesse elettorali di Berlusconi e Cappellacci - dice Varrucciu -. Al di là del significato della raccolta delle firme la gente deve avere coscienza di cosa è accaduto. Di come la Olbia-Sassari si sia trasformata in una promessa elettorale, in una colossale presa in giro da parte del centrodestra. Non ci fermeremo. Oggi era solo il primo passo di una battaglia che porteremo avanti a tutti i livelli».

Ricordo a tutti che il comitato spontaneo di Su Canale per la Sassari Olbia, non era contrario alla realizzazione della 4 corsie, ma chiedeva lo spostamento della strada, in quanto l'area per l'allargamento della medesima è stata già espropriata negli anni '70, Quindi non necessitava ulteriore spreco di danaro e territorio. Il comitato puntava a salvare i territori di Su Canale e dintorni dallo scempio che il vecchio progetto avrebbe fatto se esso fosse stato posto in atto. Si ricorda che era anche a rischio l'abbattimento di una casa in agro di Monti.

Tra le questioni ancora aperte l'alluminio e la Sassari Olbia

Tre spine al fianco del governatore: la circoscrizione sarda per le elezione europee, la situazione dell’alluminio nel Sulcis, la srada Sassari-Olbia. Impegni presi in campagna elettorale che sembrano distanti. «È un dovere lavorare per realizzare gli impegni presi in campagna elettorale», dice. E Cappellacci rigetta le accuse che arrivano dal sassarese sul suo silenzio nella tempesta dovuta anche alla scarsa rappresentatività del territorio: «Non c’è silenzio da parte mia, solo che sto facendo di tutto per ottenere risultati. Sto lavorando: ho sentito il Cipe, il ministro e Berlusconi».  Domani il governatore avrà due riunioni a Roma con Berlusconi e alcuni ministri: la prima proprio per i fondi destinati alla nuova strada Olbia-Sassari; la seconda sulla crisi dell’Eurallumina di Portovesme. «Di mattina», ha riferito Cappellacci, «vedrò il ministro per gli Affari regionali (Raffaele Fitto, Ndr) e il presidente Berlusconi, mentre la sera incontrerò il ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola. La crisi di Eurallumina», ha ricordato il presidente, «non dipende da volontà del livello politico italiano. C’è un’azione in corso per creare le condizioni affinchè la fermata degli impianti, collegata alla crisi internazionale sia la più breve possibile. Dobbiamo agire in fretta e fare in modo che i crediti Iva della Rusal possano essere destinati al pagamento dei debiti con le ditte d’appalto dello stabilimento.  Sul collegio unico per le elezioni europee, invece, quasi nessuna speranza: «Abbiamo fatto un tentativo in extremis, ma sarà difficile riuscirci per la prossima scadenza», ha detto Cappellacci, «sarà per le elezioni successive»

La Nuova Sardegna , 11 Marzo 2009

mercoledì 11 marzo 2009

Question time dell'11 Marzo 2009 sulla Sassari Olbia

Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.

(Iniziative per l'erogazione dei finanziamenti per l'ammodernamento della strada statale Olbia-Sassari, anche in vista del prossimo vertice G8 - n. 3-00425 )

PRESIDENTE . L'onorevole Calvisi ha facoltà di illustrare l'interrogazione Soro n. 3-00425 (vedi l'allegato A - Interrogazioni Pag. 88 a risposta immediata) , di cui è cofirmatario concernente iniziative per l'erogazione dei finanziamenti per l'ammodernamento della strada statale Olbia-Sassari, anche in vista del prossimo vertice G8.

GIULIO CALVISI . Signor Presidente, il Governo Prodi e la giunta Soru della Sardegna avevano finanziato, in vista del G8 che si terrà alla Maddalena, la strada Olbia-Sassari, l'allungamento della pista dell'aeroporto di Olbia e altre opere collaterali all'evento. 
Questo Governo ha, prima, bloccato i finanziamenti già disposti, poi, ci ha detto che occorreva una delibera del CIPE per poterli sbloccare. La delibera è arrivata, ma i fondi non ci sono; a questo punto per noi, per i sardi, quei soldi sono stati «scippati». Ricordo che si tratta di soldi della Sardegna, non di altre regioni né dello Stato. Dove li avete destinati? Sono esempio di risorse FAS spostate dal sud al nord?

PRESIDENTE . La prego di concludere.

GIULIO CALVISI . Sono esempio di impegni assunti in Parlamento e nelle piazze di tutta la Sardegna durante la recente campagna elettorale per le elezioni regionali poi disattesi e negati ad urne chiuse? Con questo nostro atto parlamentare chiediamo risposte chiare: cosa volete fare per finanziarie la strada Olbia-Sassari, come lo volete fare e quando lo farete? Dite parole chiare ai sardi e ai galluresi. 
Signor rappresentante del Governo, signor Ministro, non so se lei sia venuto qui a fare il reo confesso, a dire che effettivamente lo scippo c'è stato, a confessare il maltolto; mi auguro proprio che non sia così, ma non ho molta fiducia perché spesso avete disatteso le promesse fatte in quest'Aula del Parlamento ai sardi e a tutti i cittadini che vi hanno recentemente votato in tanti alle elezioni regionali.

PRESIDENTE . Il Ministro per i rapporti con il Parlamento, Elio Vito, ha facoltà di rispondere. Ministro, noi tutti veramente ammiriamo la sua onniscienza, potrebbe fare un Governo da solo, è in grado di rispondere a qualunque domanda.

Pag. 89

ELIO VITO , Ministro per i rapporti con il Parlamento . Signor Presidente, in tale Governo le riserverei un posto di riguardo.
Vorrei rispondere all'onorevole Calvisi, e se permette anche al presidente Soro, che naturalmente il Governo ha grande attenzione alle problematiche della Sardegna con riguardo anche a quelle infrastrutturali. Peraltro, mi pare che tale riguardo del Governo sia stato in qualche modo anche apprezzato dagli elettori sardi con il recente voto regionale. 
A parte questo, gli eventi che saranno ospitati dalla regione Sardegna in occasione del vertice del G8, che si terrà nell'Isola della Maddalena dall'8 al 10 luglio sotto la Presidenza italiana, porteranno grande beneficio alla regione Sardegna e a tutti i sardi, non solo per evidenti ragioni di visibilità che si protrarranno anche negli anni a venire, ma anche per l'occasione di adeguare agli standard europei alcune infrastrutture stradali che riguardano la viabilità, alla quale ha fatto riferimento l'onorevole Calvisi, naturalmente mitigando, considerate le particolari condizioni naturali e ambientali della regione Sardegna, l'impatto che queste opere avranno sulla natura e sul territorio. 
Al riguardo, posso confermare che nell'ultima riunione il CIPE ha deliberato la destinazione di un importo complessivo di 400 milioni di euro a favore del Dipartimento della Protezione civile, finalizzandolo proprio specificamente all'evento del G8 che si terrà in Sardegna. Ulteriori esigenze relative all'organizzazione del vertice e ai problemi infrastrutturali, ai quali ho fatto riferimento, potranno essere comunque soddisfatte a valere sulle risorse del Fondo strategico per il Paese a sostegno dell'economia reale, che è stato istituito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri ed è già previsto che altri interventi infrastrutturali potranno essere finanziati a valere sul Fondo infrastrutture istituito con il decreto-legge n. 112 del 2008, convertito con la legge n. 133 dell'agosto scorso proprio dal Parlamento. 
Comunque, per la precisione, come a lei certamente risulterà essendo parlamentare esperto del territorio, il Governo ha già avuto modo di dire, intervenendo con il sottosegretario alla Protezione civile in risposta ad un'interpellanza qui alla Camera, che l'ammodernamento della tratta Sassari-Olbia alla Pag. 90 quale ha fatto riferimento non era strettamente funzionale allo svolgimento dell'evento del G8 e che tale intervento già rientrava in una programmazione prevista per il 2010. Naturalmente l'evento del G8 consentirà di fungere da stimolo per accelerare le procedure per realizzare tale opera. 
La nuova strada che collega Sassari e Olbia costerà 440 milioni di euro per la lunghezza di 78 chilometri. Comunque, signor Presidente, anche riguardo a questo sono a disposizione degli onorevoli interroganti per depositare altri dati tecnici relativi alla progettazione dell'opera e all'intendimento del Governo di provvedere all'assegnazione dei fondi una volta concluso l'iter istruttorio.

PRESIDENTE . L'onorevole Melis, cofirmatario dell'interrogazione, ha facoltà di replicare.

GUIDO MELIS . Signor Presidente, siamo insoddisfatti, anzi insoddisfattissimi. Noi attribuiamo a questa strada un'enorme rilevanza non soltanto economica, è un vero e proprio cimitero di croci perché è molto frequentata da un traffico iperbolico che si dirige soprattutto verso il porto di Olbia. È una strada disseminata di croci di persone che ci muoiono, purtroppo ciascuno di noi ha qualche caso personale che potrebbe citare in questa occasione.

Pag. 91

Sappiamo benissimo che i tempi sono lunghi e che si parlava del 2010. Tuttavia, siamo preoccupati e non abbiamo riscontrato una risposta circa la destinazione delle somme. La verità è che vengono traditi, uno per uno, dopo le elezioni gli impegni presi prima delle elezioni. È già successo con l'Euroallumina e con la linea dell'alluminio nel Sulcis Iglesiente, sta succedendo con le bonifiche industriali di Portovesme e di Porto Torres e ora succede anche con la Sassari-Olbia. 
Signor Ministro, in Sardegna vi è un detto che le riferirò in italiano, perché ha anche una sua versione in dialetto sardo: il sardo si inganna una volta sola. Mi auguro davvero che i sardi non si facciano ingannare un'altra volta da questo Governo (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico)


QUESTION TIME OLBIA SASSARI: LA RISPOSTA DEL GOVERNO CONFERMA L'AVVENUTO SCIPPO.

dichiarazione di Giulio Calvisi e Guido Melis.

 

La risposta data oggi a nome del governo dal ministro Vito alla  interrogazione urgente in assemblea  dei parlamentari sardi del PD sulla distrazione dei fondi della Olbia-Sassari  conferma le più nere previsioni. La strada, già finanziata dal governo Prodi e dalla Giunta Soru con i fondi FAS, senza atti nuovi da parte del governo Berlusconi, non  potrà essere realizzata. Il riferimento del Ministro in aula a delibere del Cipe destinate alla protezione civile non riguardano la Olbia-Sassari, né tanto meno l'allungamento della pista dell'aeroporto Costa Smeralda,  né lo spostamento della stazione di Olbia ,né la realizzazione dello svincolo di Padrongianus, né la realizzazione del molo di Porto Torres. Tutte le opere connesse all'evento G8 sono perciò, al momento, semplicemente saltate.

Quando il ministro dice nel suo intervento che al finanziamento di tali opere si potrà provvedere comunque facendo leva “sulle risorse del Fondo strategico per il Paese a sostegno dell'economia reale, che è stato istituito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri ed è già previsto che altri interventi infrastrutturali potranno essere finanziati a valere sul Fondo infrastrutture istituito con il decreto-legge n. 112 del 2008, convertito con la legge n. 133 dell'agosto scorso proprio dal Parlamento”, si sappia che il  riferimento è a fondi che non hanno un solo euro a disposizione spendibile né per opere in Sardegna, né altrove, visto che quei fondi sono stati già altrimenti impegnati. Lo stesso Ministro ha usato infatti,  non a caso, il condizionale ed impegni non ne ha assunto affatto.

Siamo dunque al tradimento degli impegni presi dalla destra in campagna elettorale. Occorre perciò  allargare la mobilitazione e la protesta  contro questo vero e proprio scippo di risorse perpetrato ai danni della Gallura, delle province  di Olbia e di Sassari e della intera  Sardegna.

Si ringrazia l'onorevole Giulio Calvisi

sucanalemonti@gmail.com

Sassari Olbia, scatta la mobilitazione

L’ultima conferma è arrivata: i 474 milioni per la Sassari-Olbia sono stati cancellati, è tutto nero su bianco nella delibera del Cipe. Venerdì scorso il comitato interministeriale ha rivisto i precedenti finanziamenti e, salvando solo i fondi del G8 per le opere alla Maddalena, ha cassato quelli per la strada. Recuperarli sarà difficile, se non impossibile, ma in Gallura e a Sassari scatta la mobilitazione. Forse è troppo tardi, ma domani il consiglio provinciale è stato convocato in forma straordinaria per pianificare la strategia migliore per tentare di recuperare i soldi. Per venerdì il sindaco di Oschiri Antonio Perinu ha convocato un’assemblea pubblica, alle 11, nella piazza del suo paese.

La Nuova Sardegna , 10 Marzo 2009

Raccolta di firme per la strada Sassari Olbia

Ieri nel mercato rionale di zona Bandinu sono state raccolte oltre 500 firme per la Olbia-Sassari in poco più di 3 ore!! 
Sabato 14 c.m. presso il mercato all'aperto di Viale Aldo Moro ad Olbia, si terrà la seconda giornata di raccolta firme per la Olbia-Sassari. Andiamoci numerosi amici e portiamo qualcuno con voi. Grazie.

martedì 10 marzo 2009

Domani question time alla camera, tema: Strada Sassari Olbia

Pubblico comunicato stampa e interrogazione parlamentare che si terrà domani nel question time alla Camera dei Deputati:

DOMANI IL QUESTION TIME  DEL PD ALLA CAMERA SULLO   SCIPPO DELLA OLBIA SASSARI

 

COMUNICATO DEI  DEPUTATI SARDI DEL PD

 

I parlamentari sardi del PD hanno proposto alla presidenza del nostro gruppo,presieduto da Antonello Soro, che il question time di questa settimana del gruppo del PD alla Camera fosse dedicato allo scippo dei fondi operato dal governo Berlusconi sui fondi della Olbia Sassari. La richiesta è stata accettata, domani quindi il Governo ,con diretta tv alle 15,  sarà chiamato a dare spiegazioni in aula sulla mancata conferma del finanziamento già previsto dal Governo Prodi e dalla Giunta Soru di questa importante infrastruttura del nord Sardegna. Domani in sede di presentazione  e replica dell’interrogazione a risposta immediata in assemblea interverranno a nome del gruppo del PD gli on.Giulio Calvisi e Guido Melis.


Interrogazione a risposta immediata in Assemblea

 

Al Ministro delle infrastrutture e trasporti: per sapere - premesso che:

 

il prossimo mese di luglio la regione Sardegna, e in particolare l’isola della Maddalena, ospiterà il vertice del G8 con presidenza italiana;

tra le opere correlate allo svolgimento del vertice era stato previsto l’allargamento a quattro corsie del principale collegamento trasversale del nord della Sardegna e, cioè, della strada Olbia-Sassari il cui tasso d’incidentalità per l’intensità di traffico e di mezzi pesanti è così elevato da renderne prioritario e urgente l’intervento;

le vicende relative ai finanziamenti per la realizzazione delle opere del G8 hanno visto un primo stanziamento pari a 100 milioni di euro cui provvide il governo Prodi all’inizio del 2008. A questo stanziamento ne seguì un secondo nell’agosto dello stesso anno, con l’ordinanza n. 3698 del nuovo Esecutivo, pari a 740 milioni circa. Di questi ultimi, 644 sono fondi regionali e comprendono una anticipazione di 522 milioni di fondi FAS della regione Sardegna, e 96 milioni sono fondi statali. Con il decreto legge n. 162 del 23 ottobre 2008, però, lo stanziamento di 740 milioni venne drasticamente ridotto a 233 milioni, in quanto scomparve l’anticipazione dei 522 milioni di fondi FAS destinati, tra l’altro, alla realizzazione della Olbia-Sassari;

il 14 novembre u.s., il sottosegretario Bertolaso, rispondendo all’interpellanza urgente presentata alla Camera a prima firma On. Calvisi nella quale si chiedevano chiarimenti sulla riduzione dei finanziamenti, rispondeva che la differenza di cifre tra la spesa immaginata nell’ordinanza dell’agosto 2008 e quella prevista dal successivo decreto legge dipendeva esclusivamente dalla scelta operata dal Governo di demandare al CIPE, in una successiva riunione, l’approvazione delle delibere per le opere complementari al G8, in particolare per la Olbia-Sassari;

il 6 marzo u.s. si è riunito il CIPE che ha deliberato un piano di interventi per 17,8 miliardi di euro, di cui 16,6 miliardi destinati alle grandi opere e 1,2 miliardi di euro per l'edilizia scolastica, ma nulla ha disposto per quanto attiene la realizzazione degli otto lotti necessari per l’ammodernamento della tratta Olbia-Sassari:-

quale urgente intervento il Governo intenda assumere al fine rispettare gli impegni assunti con la regione Sardegna, garantendo i finanziamenti per l’ammodernamento della tratta Olbia-Sassari, anche al fine di assicurare l'ottimale organizzazione del vertice G8. 

Si Ringrazia l'onorevole Giulio Calvisi

sucanalemonti@gmail.com

Manifestazione di protesta ad Oschiri

Comunichiamo che Venerdì 13 marzo, alle ore 11, davanti al comune di Oschiri, è indetta una manifestazione di protesta contro il mancato finanziamento della strada Olbia Sassari.

"La Sassari Olbia? Mai stata una priorità per Berlusconi"

La strada svanisce, i sogni di asfalto si schiantano davanti alla delibera del Cipe. L’Olbia-Sassari rimane una quattro corsie tutta virtuale. Finisce nel grande freezer dei progetti interrotti, quelli con la data di scadenza da taroccare. Delusione a lunga conservazione che allontana ancora un po’ Olbia da Sassari. Si sfoglia l’elenco delle grandiose opere. 18 miliardi di euro in ferro, cemento e bitume. Neanche un centesimo per il nord Sardegna. La Gallura, sedotta e abbandonata dal Cavaliere, si ribella. I sindaci azzurri sono verdi di rabbia, per quelli di centrosinista, in via di estinzione, è uno scippo. I colori della politica si stemperano in una rivolta generale.  La speranza svanisce. Ma c’è chi non sembra troppo sorpreso dell’inversione a U del governo Berlusconi. L’ex assessore all’Ambiente, Cicito Morittu, fa una sorta di analisi filologica del bidone azzurro, di una strada evaporata dopo la chiusura della fabbrica del consenso. «Nulla di nuovo - spiega Morittu -. Si ripete lo stesso schema utilizzato nelle elezioni in Abruzzo. Berlusconi aveva promesso che la Roma-Pescara sarebbe finita nelle grandi opere. Il centrodestra ha incassato la vittoria alle regionali e come per magia il Cipe, era dicembre del 2008, ha cancellato la Roma-Pescara. Era diventata inutile».  L’assessore fa una analisi politica, ma con i dati alla mano e la coscienza di chi è stato protagonista in questi anni. «Berlusconi è sempre stato coerente - afferma -. Se andiamo a vedere l’elenco delle grandi opere portato avanti dal suo governo fin dal 2001, la Olbia-Sassari non c’è mai stata. Non rientrava nella legge obiettivo. Il premier non la considerava una priorità. Lo stesso sindaco di Olbia di allora, Settimo Nizzi, indicava come indispensabile la quattro corsie per Santa Teresa e non l’arteria per unire i due capoluoghi del nord Sardegna. Solo nel 2003 era diventata centrale quando io come esponente della commissione regionale Lavori pubblici avevo incontrato a Oschiri i rappresentanti della Provincia di Sassari e i sindaci del nord Sardegna. L’opera era stata programmata e portata avanti con la giunta guidata da Renato Soru. La Regione per prima ci ha messo la faccia e i fondi. Quelli che le spettano di diritto dallo Stato».  Morittu ci prende gusto e continua ad affondare contro il cittadino onorario di Olbia, Silvio Berlusconi. «Il premier ha detto a più riprese in campagna elettorale di essere amico dei sardi - dice Morittu -, oggi non lo ha dimostrato. Credo che il nuovo governatore, Ugo Cappellacci, abbia davanti a sé una grande sfida. Non solo l’emergenza lavoro, ma anche la quattro corsie Olbia-Sassari. Cappellacci non si deve limitare a correre da Berlusconi per avallare una nuova cementificazione delle coste sarde e in particolare della Costa Smeralda, ma deve anche portare avanti le sfide per dare alla sua terra una delle opere più attese. Ma c’è anche un altro aspetto che deve essere preso in considerazione. La Olbia-Sassari era una delle opere che poteva subito essere cantierabile. I lavori sarebbero potuti cominciare in modo istantaneo. Ma neanche questo sembra avere mosso il governo di centrodestra».  L’intervento di Morittu si aggiunge al grido di rivolta dei sindaci che supera le distinzioni politiche. Il primo cittadino di Olbia, Gianni Giovannelli, ha parlato di guerra da portare avanti per evitare lo scippo. Il presidente di Confindustria Sardegna, Massimo Putzu, ha per primo lanciato l’allarme di una possibile sottrazione dei fondi. La macchina della politica dei comunicati stampa ha già preso a girare a mille. Adesioni, prese di posizione, dichiarazioni. Il consigliere regionale Renato Lai, Pdl, ha attaccato la scelta del governo. Un altro consigliere gallurese di centrodestra, Andrea Biancareddu, in una nota congiunta dell’Udc provinciale, redatta con l’assessore comunale Gesuino Satta, ha condannato la scelta dell’esecutivo. Anche il comitato gallurese dei giovani del Pd ha chiesto un intervento immediato della Regione e ha programmato azioni di protesta.

La Nuova Sardegna , 9 Marzo 2009

lunedì 9 marzo 2009

Il mio pensiero

La prima parola che ho detto dopo aver letto l'articolo su La Nuova Sardegna per il fatto che la Sassari Olbia è stata eliminata dai finanziamenti cipe è stata "Che schifo!!". Perchè? Mi sono rotto di sentire una cosa in campagna elettorale e vederne un'altra dopo le elezioni! La Sassari Olbia è una priorità per tutta la Sardegna, perchè oltre a salvare tante vite, deve essere il volano di un' economia che sta andando a quel paese! Noi Sardi siamo orgogliosi e ostinati e ora che questa strada c'è l'hanno promessa in cento mila modi, LA PRETENDIAMO! Mobilitiamoci tutti contro questo ennesimo scippo alla Sardegna, semplici cittadini e amministratori di qualsiasi colore politico, noi questa strada, la vogliamo!!!

CI MOBILITIAMO?!!

SASSARI OLBIA, RIVOLTA DOPO L'ALT AL RADDOPPIO

Sulla Sassari-Olbia bocciata dal “governo amico”, Cappellacci è senza parole. Non ne ha detto una nei due giorni che ha passato a stretto contatto con Berlusconi prima della riunione del Cipe, non ne dice una neppure dopo che quella riunione ha cancellato la 4 corsie. «No comment», questa la sua posizione. «Non aspetteremo che Cappellacci guarisca dal mutismo, sarà mobilitazione» lo sfida Scanu, senatore del Pd. Dalla Gallura a Sassari, sono tutti pronti a bloccare la strada (attuale) per avere quella nuova. Ma è difficile fare in tempo, senza più la corsia preferenziale del G8.  I sindaci della Gallura sono pronti a scendere in piazza, per riavere i soldi della Sassari-Olbia cancellati dal Cipe venerdì scorso. Sia quelli di sinistra (Oschiri), sia quelli di destra (Olbia e Monti). Una mobilitazione senza precedenti, almeno negli annunci. Chissà se sarà veramente così. E chissà se la protesta farà ottenere al nord Sardegna ciò che gli spetta e che gli è stato negato.  In Gallura la partecipazione politica, elezioni a parte, non è un esempio, per dire. I galluresi sono quasi tutti imprenditori: in provincia ci sono 12 aziende ogni 100 abitanti, è uno dei dieci tassi più alti d’Italia. Gente che lavora, e che delega tutto alla politica con fiducia, a volte troppa, perché non ha tempo da perdere in chiacchiere. Il centrodestra ha beccato alle regionali il 60 per cento, alle politiche del 2008 la percentuale a favore di Berlusconi era la seconda più alta d’Italia dopo quella di Latina, nord ecluso. In cambio, niente risposte vere, tangibili. Il ceto politico, anche quello di centrosinistra, spesso non è all’altezza delle capacità, della sensibilità e delle esigenze dei propri elettori. Il silenzio prima della decisiva riunione del Cipe è l’esempio più lampante di questo scarto.  I sindaci e la Provincia hanno la grande occasione di fare sintesi, al di là del colore politico, e di porre all’attenzione di Cappellacci e Berlusconi la priorità numero uno: la realizzazione della 4 corsie tra Olbia, Sassari e, bene non dimenticarlo, Alghero e Porto Torres. E’ un asse viario fondamentale, sia per garantire la sicurezza agli autombolisti (tanti, troppi i morti), sia per dare impulso all’economia subito (8 maxicantieri da aprire) e in futuro (città ben collegate, paesi dell’interno più vicini al mare, porti e aeroporti che possono fare finalmente sistema).  In questa ottica si è mossa non a caso Confindustria Sardegna. Il suo presidente, Massimo Putzu, imprenditore olbiese, era stato il primo a denunciare l’ipotesi di uno scippo (ottobre 2008) ed è stato il primo a muoversi dopo che, due giorni fa, è stato portato a termine al Cipe. «Ho chiesto al presidente nazionale di Confindustria Marcegaglia di occuparsi immediatamente della Sassari-Olbia e ho ottenuto il suo impegno a farlo - dice Putzu -. La Sassari-Olbia è strategica, dobbiamo ottenerla per evitare altri morti e per rilanciare l’economia».  La partita si gioca dal basso, per far arrivare in alto, tanto a Cagliari quanto a Roma, due centri di potere sempre più lontani dalla Gallura e dal Sassarese, un’unica voce. «Confermo: ci mobiliteremo con tutti i sindaci» dice Gianni Giovannelli, sindaco di Olbia, centrodestra. «Per per fortuna il centrodestra ha vinto, in Gallura: figuriamoci se avesse perso... - attacca Piefranco Zanchetta, assessore provinciale, centrosinistra -. Ma ora bisogna mobilitare tutta la provincia, tutti i sindaci. Solo uniti riusciremo a cancellare non la strada, le strade, ma questa vergognosa decisione del governo di cui è complice la Regione».  Non tutta la Regione, per la verità. Renato Lai, appena rieletto consigliere regionale con il Pdl, non si preoccupa di attaccare il premier. «Il fatto di essere consigliere regionale del Pdl non mi esime dall’esprimere sconcerto per il mancato finanziamento della Sassari-Olbia - spiega in una lettera -. Stento a credere che il governo non possa mantenere gli impegni assunti così palesemente verso la realizzazione di questa infrastruttura. Auspico un chiarimento rapido a tutti i livelli istituzionali, in particolare da parte della presidenza del Consiglio».  Berlusconi deve ora rispondere con i fatti, posto che possa farlo. Carlo Mannoni, vicepresidente (uscente) della Regione, “assessore al G8”, è molto scettico. «Il finanziamento della Sassari-Olbia arrivava da soldi della Regione, negati poi dal governo. Ma, soprattutto, la strada doveva essere costruita con le procedure veloci della struttura di missione del G8. Ma quella struttura, dopo aver fatto le gare, ha bloccato tutto per mancanza di copertura. E, peggio ancora, a giugno chiuderà i battenti per il G8».  Passate le elezioni, finito il G8, la Sassari-Olbia è sempre di più una strada senza uscita.

La Nuova Sardegna , 8 Marzo 2009

domenica 8 marzo 2009

Notizia ricevuta via email

Riporto, per chi non l'avesse letta, la dichiarazione del sindaco di Olbia Gianni Giovannelli, pubblicata oggi sull'Unione Sarda:

Il sindaco di Olbia, Gianni Giovannelli, è già sceso in trincea: «Questo è uno scippo e come tale lo voglio denunciare. Ho chiesto chiarimenti sia al presidente Berlusconi sia al sottosegretario Guido Bertolaso. Per anni abbiamo lavorato per ottenere la strada a quattro corsie, oggi ci sentiamo mortificati di fronte alle logiche di Palazzo. Non lo accetto da sindaco, da politico e tantomeno da cittadino. Voglio che tutti i rappresentanti politici costituiscano una lobby per fare pressioni sul Governo e recuperare quell'opera che ci spetta di diritto e che ci era stata promessa cento volte. Chiamo a raccolta tutte le persone disponibili per attivarsi, già da domani, in tutti i modi consentiti dalla legge. Non lasceremo nulla di intentato per evitare che i nostri diritti vengano aggirati».

La nostra voce...Anna scrive a sucanalemonti@gmail.com

Salve, faccio parte del gruppo di Facebook "Sassari Olbia, la strada maledetta".
 
Dobbiamo assolutamente RIBELLARCI allo scippo del finanziamento per la nuova strada!!!!!!!!!
 
Io la percorro spesso tutta, da SS a Olbia e ogni volta che arrivo mi sembra un miracolo.
 
Organizziamo un blocco della strada in + punti, diamoci da fare!! I Sindaci devono essere tutti coinvolti,
 
Ploaghe, Ardara, Ozieri, Tula, Oschiri, Berchidda, Monti, Telti, Sassari, Olbia !!! Tutti!!!!
 
Bisogna mandare lettere a tutti! Non può passare liscia una presa in giro del genere.
 
 
Diamoci da fare!

Nemmeno un euro per la Sassari Olbia

Cancellata, la Olbia-Sassari non è una priorità per il governo del nord, per l’asse Berlusconi-Tremonti-Bossi. Contro la crisi economica, il Cipe, il braccio operativo del Governo, ieri ha sbloccato decine di opere pubbliche, per un investimento di 17 miliardi 800 milioni di euro. Una terapia choc, ma solo sulla carta. «Non c’è neanche un’opera cantierabile» tuona Antonio Di Pietro. L’unica subito realizzabile era la 4 corsie Olbia-Sassari, e infatti non è stata approvata.

 Il “Governo amico”, nonostante le promesse elettorali fatte e i consensi elettorali raccolti, ha dimenticato la Sardegna. Tra i 17 miliardi e 800 milioni stanziati dal Cipe, c’è spazio solo per un intervento nell’isola: il sistema urbano e metropolitano di Cagliari, un vecchio progetto che ora ha le risorse per essere realizzato. Per il resto, molto, moltissimo va al nord. D’Italia, ovviamente. Ci sono i soldi per l’ormai mitica BreBeMi, la nuova strada tra Brescia, Bergamo e Milano, area produttiva, certo, ma anche molto generosa con la Lega e con Berlusconi. E poi ci sono i soldi per l’accessibilità all’aeroporto di Malpensa, per la tangenziale est di Milano, per l’asse autostradale Brescia-Padova, altra zona ricca di imprese ma anche di voti per il governo dell’a sse Berlusconi-Tremonti-Bossi.

 Certo, i soldi non mancano neppure per il Sud. Per dire, un miliardo e poco più per il Ponte sullo Stretto c’è, eccome. E’ quello il progetto che meglio di tutti riassume la filosofia del Governo, di fronte alla crisi economica. E’ l’Opera in assoluto, nella mente di Berlusconi. Quella chiamata a far sognare gli italiani oggi, e a lasciare un’impronta indelebile, la sua, nella Storia. Peccato che i soldi servano solo per la progettazione di massima. Dunque non aprirà alcun cantiere, non partiranno i lavori, non ci saranno operai assunti, l’economia non si rimetterà in moto. «E’ ancora una volta la politica degli annunci» attacca la Cgil. 

 L’intervento pubblico per l’economia, credo al quale si è rapidamente convertito il Governo liberista dopo aver per anni detto tutto il male possibile dello Stato, ha invece cancellato l’u nica opera, almeno in Sardegna, pronta a partire, a dare lavoro e creare sviluppo: la Olbia-Sassari a 4 corsie. Troppo piccola, la strada, per meritarsi i titoli dei telegiornali. Troppo pochi, i sardi, per tenere nella giusta, doverosa considerazione le loro esigenze. E quindi, al diavolo gli impegni e le promesse: la Olbia-Sassari non si farà, resterà così, una strada pericolosissima chissà per quanto tempo. Fino a quando non saranno sbloccati, se lo saranno, gli altri fondi Fas, i fondi per la aree sottosviluppate.

 Ma non c’è più tempo, ormai: perché la Olbia-Sassari, a lungo inseguita, ha preso consistenza un anno fa grazie a un evento unico e irripetibile, il G8. E’ stato l’ex governatore Renato Soru, su questo non ci sono dubbi, a fare in modo che, accanto al vertice della Maddalena, da lui e dal governo Prodi voluto, fiorisse un “ piano di rinascita” per il nord Sardegna. E’ Soru che, grazie alla mediazione del commissario Guido Bertolaso, anche questo è incontestabile, ha ottenuto dal governo Berlusconi un impegno importantissimo: il via libera alla Olbia-Sassari con le procedure del G8. Anzi, più di un impegno: un atto ufficiale. Il 29 agosto 2008 Berlusconi ha infatti firmato un’ordinanza con cui finanziava tutte le opere per il G8, compresa la Olbia-Sassari: 470 milioni di fondi che la Regione, per quell’obbiettivo, ha sottratto ad altre aree della Sardegna. Una scelta di campo netta: la Regione voleva dare al nord Sardegna un asse viario capace di collegare in sicurezza, e velocità, i due aeroporti (Olbia e Alghero), i due porti (Olbia e Porto Torres) e i due capoluoghi (Olbia e Sassari). Una scelta storica.
  
Fatta l’ordinanza, la struttura di misssione del G8, il braccio operativo di Bertolaso, ha avviato le gare d’appalto per gli 8 lotti della nuova 4 corsie, in tutto 71 chilometri. Alla scadenza, 800 imprese hanno presentato le loro offerte e aspettavano solo l’e sito della gara per partire con i lavori (i cantieri avrebbero dovuto aprire a metà novembre del 2008). Sono ancora lì, in attesa: perché la struttura di missione, causa mancanza del finanziamento, ha bloccato le gare. I soldi sono spariti perché il Governo, con un decreto legge, li ha cancellati a ottobre del 2008. Letteralmenti cancellati.

 Da allora, dopo le accuse di scippo fatte da Confindustria Sardegna, Berlusconi ha sempre detto che, alla prossima riunione del Cipe, i soldi sarebbero stati sbloccati e sarebbero partiti i lavori, per rispettare i tempi del G8. Ci ha fatto mezza campagna elettorale, il premier, su quella strada. Ebbene, il Cipe si è riunito ieri, venti giorni dopo le elezioni regionali: e ha bocciato la strada. Alla prossima elezione, pardon, riunione.

La Nuova Sardegna , 7 Marzo 2009

lunedì 2 marzo 2009

Manifestazione

A breve verrà organizzata una manifestazione, occorrono più persone, invitate i vostri contatti al gruppo di Facebook, più siamo meglio è!

Grazie a tutti.