domenica 31 maggio 2009

ANCORA IN MARCIA PER LA QUATTRO CORSIE

OLBIA. Una catena di dolore tiene in scacco il nord Sardegna, chilometri di asfalto uniti dalle vittime della strada. Lorenzo Demurtas è l’ultima del triste elenco, è morto l’a ltro ieri dopo uno scontro frontale con un autoarticolato: un impatto violentissimo, per lui fatale, che tiene tra la vita e la morte il suo amico e collega Fabrizio Falchi. Le condizioni dell’o peraio sassarese sono sempre gravi. È ricoverato in rianimazione all’ospedale civile di Sassari, dov’era stato trasportato con un elicottero. Per Lorenzo Demurtas, 41 anni, sposato e padre di due bambini, originario di Lei e residente a Tissi non c’è stato niente da fare. Per la comunità del paesino del Marghine, oggi sarà una giornata di lutto. Verranno celebrati qui i funerali, stasera alle 17.30, nella parrocchia di San Pietro. 

La nuova tragedia della strada ha profondamente scosso tutto il territorio che si snoda fra i due capoluoghi del nord Sardegna, impegnati in quella che è diventata una battaglia per la vita. La realizzazione delle quattro corsie è una richiesta carica di rabbia e amarezza per le promesse fatte e poi negate da sempre dal governo sordo e cieco di fronte all’emergenza sicurezza testimoniata da tanti lutti. 

Rabbia che ritornerà oggi in strada, a Sassari, dopo le due manifestazioni che si sono svolte nei mesi scorsi in Gallura, attraverso il comitato «Obiettivo Sassari-Olbia», costituito da giovani provenienti dall’università e dal mondo dell’a ssociaziniosmo. Alle 9.30, da via Vienna partirà un corteo che raggiungerà il parco di Monserrato, un’iniziativa che si propone di sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni per la messa in sicurezza dell’arteria che collega i due capoluoghi. 

Alla manifestazione parteciperà anche una delegazione del “Comitato pro strada 4 corsie Olbia-Sassari”, che rappresenta le comunità di Monti, Chirialza, Enas, Su Canale e Olbia, promotore della mobilitazione popolare del 4 aprile scorso, anche in quel caso avvenuta all’indomani un’incidente mortale sulla stessa strada. «Portiamo testimonianze gravissime al governo, come possiamo spiegare ancora che questa è una priorità per il territorio e per tutta l’isola? - dice la presidente del comitato, Rita Padre -. Un giorno leggiamo che la strada si farà, il giorno dopo non è più così, siamo mortificati per questa continua presa in giro. Pretendiamo risposte certe e continueremo la nostra battaglia per averle». 

«Quanto altro sangue dovrà essere versato su quella strada maledetta perchè il Governo si renda conto che la quattro corsie è un’emergenza che non può più attendere - conclude Patrizia Desole, rappresentante del Comitato -. Ormai, non abbiamo più parole, resta solo il dolore e tanta rabbia». 

Lorenzo Demurtas stava rientrando insieme al collega in azienda, a Codrongianus, dopo una giornata di lavoro. Dalla Gallura verso Sassari a bordo di un furgoncino della ditta per cui lavorava, la Kosmark, che opera nel settore degli infissi. L’incidente, nel tratto di rettilineo che collega Berchidda a Oschiri, a un chilometro circa di distanza dallo svincolo per il paese gallurese. Cosa sia accaduto, non è ancora ben chiaro, alla ricostruzione della dinamica lavorano i carabinieri di Ozieri, coordinati dal capitano Andrea Pagliaro. Alcuni automobilisti che si trovavano dietro il furgone e l’autoarticolato della Sardatransport di Olbia, che procedeva in senso opposto, diretto al porto per l’imbarco, dicono di aver visto il pullmino invadere l’altra corsia. Il conducente potrebbe aver perso il controllo forse a causa di un malore o di un colpo di sonno. Le due ipotesi sono al vaglio.

Di sicuro, a nulla è valso il tentativo del Tir di evitare lo schianto. Il pesante mezzo ha sterzato, buttandosi in cunetta dove ha finito la sua corsa, sbattendo contro un muro di terra. Nonostante la frenata e il tentativo di schivare il furgone, lo scontro è stato terribile e ha investito in pieno la fiancata del pullmino. L’operaio è morto sul colpo mentre Fabrizio Falchi, intubato e caricato sull’elicottero arrivato da Fertilia, è stato trasportato a Sassari e ricoverato in rianimazione.

da La Nuova Sardegna

venerdì 29 maggio 2009

OLBIA-SASSARI, ANCORA SANGUE

OSCHIRI. Un lenzuolo bianco copre il corpo senza vita di Lorenzo, ancora lì, tra le lamiere accartocciate del furgone, intorno a lui, i segni di un impatto terribile senza speranza, le lacrime e la disperazione degli amici. La strada maledetta si bagna ancora di sangue, un’altra morte in quell’i nsidioso tappeto d’asfalto vestito a lutto da troppe croci. Lorenzo Demurtas 41 anni di Nuoro, residente a Tissi, sposato e padre di due figli è l’ennesima vittima della Sassari-Olbia: uno scontro frontale con un autoarticolato, poco prima dell’incrocio con Oschiri, gli è stato fatale, è morto sul colpo. Il suo collega che viaggiava accanto a lui, Fabrizio Falchi, 37 anni di Sassari, anche lui sposato e con due figli, è stato trasportato in elicottero all’o spedale civile di Sassari e ricoverato in rianimazione. Le sue condizioni sono gravi, l’uomo ha riportato un trauma cranico e toracico da schiacciamento. Ferito lievemente, invece, il conducente dell’autoarticolato della Sardatransport, Sandro Manzu, di Telti, trasportato dal 118 per accertamenti all’ospedale di Ozieri. Nell’incidente è rimasto coinvolto anche un terzo mezzo, un furgone Scudo Fiat: il conducente, Ugo Sanna 31 anni, nato a Sassari e residente a Nulvi ha riportato lievi contusioni, anche lui è stato trasportato in ospedale a Ozieri per accertamenti. 

Erano da poco passate le tre del pomeriggio, quando si è consumata l’ennesima tragedia della strada sul rettilineo che collega Berchidda a Oschiri, a un chilometro circa di distanza dallo svincolo per il paese gallurese. Una giornata di lavoro per Lorenzo Demurtas che in quella strada ci passava spesso, macinava continuamente chilometri e chilometri, in giro per l’isola a piazzare gli infissi nelle abitazioni per la ditta per cui lavorava, la Kosmark di Codrongianus. Così, era stato anche ieri. Tutta la mattina a lavorare, insieme al collega Fabrizio, poi, il rientro dalla Gallura verso Sassari, in azienda. Un viaggio senza ritorno, per il giovane operaio, morto sul colpo dopo il terribile impatto con l’autoarticolato della Sardatransport di Olbia che procedeva nella direzione opposta, diretto al porto per l’imbarco. Uno schianto inevitabile: forse a causa di un malore o di un colpo di sonno, il conducente della Hyunday avrebbe invaso la corsia opposta e a nulla è valso il tentativo dell’autista del tir di evitare lo scontro. 

Il pesante mezzo ha sterzato, buttandosi in cunetta dove ha finito la sua corsa, riverso su un muro di terra. Ma nonostante la frenata e il disperato tentativo di schivare il pulmino, lo scontro è stato terribile e ha investito in pieno la fiancata del furgone che si è letteralmente aperta. Una forza che lo ha ridotto in un ammasso di rottami e fatto schizzare via lungo la strada pezzi di lamiere che hanno invaso l’asfalto. Il terzo mezzo diretto verso Sassari è andato a finire sulla Hyunday, ma l’impatto questa volta non è stato violento. 

La macchina dei soccorsi si è mossa da Ozieri: sul posto sono arrivate le ambulanze del 118 (provenienti anche da altri comuni vicini), i vigili del fuoco e i carabinieri che hanno effettuato i rilievi, coordinati dal comandante Andrea Pagliaro. Per Lorenzo Demurtas non c’è stato niente da fare. Il suo corpo, rimasto incastrato tra le lamiere dell’auto, è stato coperto con un lenzuolo, in attesa dell’autorizzazione del magistrato per estrarlo e portarlo via, mentre il suo collega è stato intubato e caricato sul Drago 701, l’elicottero arrivato da Fertilia che lo ha trasportato a Sassari, dove è stato ricoverato in rianimazione. Sono stati portati in ospedale per accertamenti anche gli altri autisti coinvolti nell’incidente. «C’eravamo sentiti poche ore fa, per telefono», - racconta disperato Gavino Mura, amico e collega di Lorenzo. Anche lui era su quella strada e quando ha visto l’i ncidente si è fermato ed è andato a vedere cos’era successo. Un colpo al cuore, per lui e per gli altri colleghi accorsi sul posto. 

«Non riesco a crederci... Ci vediamo dopo, in azienda, mi ha detto. E, invece... Eravamo molto amici, lavoravamo insieme da più di dieci anni, era un ragazzo tranquillo, un grande lavoratore. Anche Fabrizio lo conosco, spero vada tutto bene», dice, con gli occhi smarriti. Tanta la disperazione, raccapricciante la scena che si presenta davanti agli occhi di chi guarda immagini che non vorrebbe mai vedere. Un amico piange, un altro si mette le mani nei capelli disperato, c’è chi cammina qua e là per cercare di capire, di capacitarsi. Lungo la strada si forma velocemente la fila di auto e tir. Le forze dell’ordine fanno deviare il traffico sulla statale 199. Un’altra giornata di lutto ha spento il sole sulla Sassari Olbia.

da La Nuova Sardegna

giovedì 28 maggio 2009

TRAGICO SCHIANTO SULLA SASSARI-OLBIA, UN MORTO E TRE FERITI, UNO E' GRAVE.












Un uomo è morto e un'altra persona è ricoverata in gravissime condizioni a seguito di un incidente stradale avvenuto questo pomeriggio sulla Olbia-Sassari, all'altezza del bivio per Oschiri. La vittima Lorenzo Demurtas, 41 anni, di Lei ma residente a Tissi; Fabrizio Falchi, 37 anni di Sassari, è ricoverato in gravissime condizioni all'ospedale di Sassari

L'incidente è avvenuto verso le 15, all'altezza del km 43 della Ss 597. Per cause ancora da accertare, nell'imboccare una curva il furgone di una ditta di infissi con a bordo Demurtas e Falchi, si è scontrato frontalmente con un camion, il cui autista è rimasto illeso. Demurtas è morto sul colpo, mentre il collega è stato soccorso da un'equipe del 118. Ha riportato un grave trauma cranico e toracico; è stato intubato sul posto e trasportato in elicottero in ospedale dove è ricoverato nel Reparto di Rianimazione. Sul posto sono intervenuti anche i Vigili del Fuoco e i Carabinieri di Ozieri che hanno chiuso al traffico quel tratto di strada e stanno effettuando gli accertamenti.

da L'unione Sarda

giovedì 21 maggio 2009

IMPORTANTE, MANIFESTAZIONE 30 MAGGIO 2009

Il 30 maggio si svolgerà a Sassari la manifestazione organizzata dal Comitato “Obiettivo Sassari-Olbia”.

La manifestazione si pone l’obiettivo di sensibilizzare i cittadini sardi in merito all’importanza della 4 corsie per collegare i due più importanti centri del nord Sardegna.

Perché manifestare?

- Per la 4 corsie Sassari-Olbia

- Per una guida responsabile

- Per il futuro della Sardegna

- Per il diritto alla guida sicura

per info: http://ssolbia.wordpress.com/

giovedì 7 maggio 2009

Sassari-Olbia, la promessa di Cappellacci

ROMA. La Maddalena con i cantieri ancora aperti e il G8 che se ne va, la Sassari-Olbia senza più un soldo, la Tirrenia che rischia l’a mputazione delle linee per Genova: un guaio dopo l’altro. Ma tutto andrà a posto, assicura il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, dopo un vertice a Roma a cui ha partecipato anche Silvio Berlusconi. L’impegno preso qualche giorno fa dal premier di risarcire la Sardegna per il trasferimento del G8 all’Aquila si materializza nelle promesse fatte ieri sera da Cappellacci: il completamento dei lavori alla Maddalena e l’apertura del cantiere della Sassari-Olbia. 

«Ora teniamo alta la guardia e difendiamo il risultato con le unghie e con i denti - dice il governatore -. Festeggerò solo a lavori conclusi». È un Cappellacci «moderatamente ottimista» quello che esce dal vertice con Berlusconi («L’ho trovato in forma, anche se un po’ provato»), il sottosegretario Gianni Letta, il ministro per le Infrastrutture e i Trasporti, Altero Matteoli, e quello per i Rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto.

Il caso Tirrenia. Cappellacci rivendica un altro risultato positivo: il governo ha aperto il confronto con le Regioni in tema di trasporti marittimi e «per la prima volta parteciperà ai lavori anche la Sardegna». Per mercoledì 13 maggio il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli, ha convocato i sindacati per affrontare le questioni legate alla privatizzazione della Tirrenia. Un processo che avrà conseguenze anche sulle compagnie regionali del gruppo (la Saremar in Sardegna): nella trattativa tra la commissione Ue e il governo italiano rientra infatti un piano per razionalizzare queste linee.

La quattro corsie. C’era grande attesa nel nord Sardegna per la missione romana di Cappellacci, annunciata come decisiva per il destino della Sassari-Olbia. I lavori avviati per il G8 alla Maddalena, ha annunciato il governatore, saranno completati. Per gli altri, Sassari-Olbia compresa, «sarà convocata una conferenza di servizi dopo l’estate», dice Cappellacci. C’erano due problemi da risolvere: «Il finanziamento, che esiste sempre nei fondi Fas regionali e potrà essere sbloccato. E la rapidità dei lavori, per i quali saranno ripristinate le procedure straordinarie del G8». 

470 milioni. I soldi per la Sassari-Olbia furono stanziati dal governo Berlusconi il 29 agosto 2008 e bloccati in ottobre. Non ha rimesso in circolo i 470 milioni per la quattro corsie neppure il maxi-stanziamento di quasi 18 miliardi deciso il 6 marzo dal Cipe per decine di opere pubbliche. Il paradosso è che tra queste la Sassari-Olbia era l’unica subito realizzabile: dopo l’ordinanza di agosto la struttura di missione del G8 aveva dato il via alle gare d’appalto, e l’apertura dei cantieri era prevista entro la fine del 2008.

Rotte a rischio. Per quanto smentite dal ministro Matteoli, non cessano le voci su possibili tagli delle rotte Tirrenia tra Genova e Porto Torres e Olbia. «Sarebbe davvero incredibile - è il commento del presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando -. Ho parlato con l’amministratore delegato della Tirrenia, Franco Pecorini, e da lui ho avuto l’assicurazione che da parte della compagnia non esiste alcuna intenzione di tagliare linee. Pecorini mi ha invece confermato che è intenzione del governo operare tagli ai finanziamenti che oggi vengono assegnati alla Tirrenia, anche per lo svolgimento di servizi a carattere sociale».

da la Nuova Sardegna

mercoledì 6 maggio 2009

LA SARDEGNA MERITA DI PIU', BASTA PESCI IN FACCIA!

La Sassari-Olbia non bastava, il governo amico ha dato gli ennesimi due schiaffi, o pesci in faccia che dir si voglia, alla nostra cara e amata terra, la Sardegna. Il G8 è stato spostato da La Maddalena a una città martoriata dal terremoto, L'Aquila. a rischio sopressione le rotte Tirrenia provenienti da Genova per Olbia e Porto Torres e, la tratta estiva Civitavecchia Golfo Aranci. E' improponibile che tutto ciò accada mentre noi restiamo fermi. Pochi giorni fà ho fondato un nuovo gruppo di protesta su Facebook, intitolato "La Sardegna merita di più, basta pesci in faccia"; vi chiedo, chi può, di potersi iscrivere, più siamo, più il gruppo di protesta potrà avere credibilità e una giusta visuale. http://www.facebook.com/group.php?gid=94594932124
Notizia positiva di oggi e che, per iniziativa di Giovanni Lopes, è stata richiesta ufficialmente la revoca della cittadinanza onoraria al Comune di Olbia per il Premier Silvio Berlusconi,  in quanto "Lo spostamento del G8, fa venir meno anche la realizzazione di tutte le opere collaterali e causerà un gravissimo danno per tutta la Sardegna" Il riconoscimento era stato dato al Premier per il ‘’grande amore sempre manifestato per Olbia e per l’azione di promozione del territorio gallurese che ha portato avanti in questi anni a livello nazionale ed internazionale’’. Pertanto, ’’All’origine della richiesta di revoca - spiegano i promotori - il fatto che Berlusconi, nella sua qualita’ di capo del governo italiano, ha manifestato chiaramente di non rispettare gli impegni presi e di non avere amore per il territorio che lo ospita’’.