lunedì 22 novembre 2010

Lettera aperta al presidente della Regione Ugo Cappellacci

All'On. Dott. Ugo CAPPELLACCI
Presidente Giunta Regionale
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
Signor Presidente,
Le scrivo al nome del Comitato Popolare per ribadire, per l'ennesima volta, che le modalità ed i tempi con i quali viene gestita la vergognosa vicenda della Olbia-Sassari non sono degni delle più legittime aspettative che i sardi, in particolare quelli del nord Sardegna, rivolgono alla Sua attenzione, nella sua qualità di Presidente della giunta regionale e soprattutto per il suo incarico di Commissario Straordinario.
Passano le settimane e i mesi con continue mezze verità, impegni e appuntamenti disattesi, soprattutto i suoi, enunciazioni su cifre e tempi che raramente corrispondono alla realtà.
Nel frattempo:
  • Non si hanno notizie certe sullo sblocco delle risorse deliberate dal CIPE sin dal 17 dicembre 2009, con la probabile firma del ministro Fitto (per l'intero importo di quasi 200 mil. di euro o per 162 mil. di euro??). Quanto si dovra poi attendere per la definitiva firma del ministro Tremonti?;
  • Non si hanno notizie certe sulla firma della convenzione con l'ANAS, nonostante l'incarico di soggetto attuatore da Lei affidatole prima dell'estate;
  • Non si hanno notizie sulla chiusura dei conteziosi con gli studi professionali e sulla progettazione avanzata relativa ai vari lotti della strada;
  • Non si hanno notizie certe sulle modalità di reperimento delle ulteriori risorse occorrenti per avviare gli appalti sull'intero tragitto, in attesa dei famigerati fondi FAS (Con mutuo BEI? Con risorse "liberate"? Con altri fondi regionali??);
  • Non si hanno notizie sui tempi di conclusione delle procedure della VIA, fondamentale per permettere l'avvio degli appalti;
  • Non si hanno notizie sull'entità dell'iniziativa avviata dall'ANAS per provvedere immediatamente al ripristino di "condizioni umane minime" sull'attuale tracciato, con la copertura delle pericolosissime buche e con la ricostituzione della segnaletica orizzontale.

Eppure Lei dispone dal 23 aprile 2010 di competenze assolutamente straordinarie, che dovrebbero consentirLe non solo di accelerare ogni attimo del processo autorizzativo, ma anche di provvedere al reperimento dei fondi tra le risorse della sua stessa amministrazione regionale (almeno con la stessa rapidità con la quale la giunta sta deliberando in poche settimane sulla spendita di ben 400 milioni a favore dei principali comuni dell'isola, per opere che - per carità - saranno certo importanti, ma non sono lontanamente paragonabili all'importanza vitale della Olbia-Sassari!).

Considerati i numerosi impegni che ha ripetutamente preso con tutti noi, pretendiamo da Lei risposte certe e fatti concreti, pronti a sostenere la Sua azione nei confronti delle competenze nazionali, qualora fossero ancora reticenti o dilatorie senza motivo.

Chiediamo a tutti i Consiglieri Regionali e Parlamentari eletti nel Nord Sardegna di rispettare nei fatti il mandato che è stato a loro conferito dagli elettori, esercitando la massima pressione nei confronti della Sua amministrazione e nei confronti del Governo, finchè non verrà completato l'ultimo metro della Olbia-Sassari.

Nell'eventualità di una sua reiterata astinenza dall'obbligo politico e morale di dare risposte concrete ai quesiti posti, ci riteniamo liberi di promuovere ogni possibile azione di protesta, con le forme e le modalità che riterremo più opportune, denunciando se necessario giorno per giorno le responsabilità di chi, pur avendo poteri e possibilità, non esercita il suo ruolo come lecito ed etico aspettarsi di fronte ad un problema così grave e drammatico.

Nell'attesa di sue pronte risposte, distinti saluti

Olbia, lì 19 novembre 2010

Il Presidente del Comitato

Rita PADRE

venerdì 5 novembre 2010

Olbia-Sassari, lo stato non paga, serve un mutuo

Lo Stato è assente e la Regione sarà obbligata a contrarre un mutuo con la Banca europea (Bei) per recuperare le risorse con cui costruire la Sassari-Olbia. Giacomo Sanna, Psd'Az: "È pura follia, è Roma che deve darci i soldi"
di Tiziana Simula
Una protesta sulla Sassari-Olbia
Una protesta sulla Sassari-Olbia
OLBIA. Il giorno della verità, come l'ha chiamato il presidente della commissione regionale Lavori pubblici Matteo Sanna (Fli), è di quelli che non lascia spazio all'interpretazione: allo stato attuale non ci sono soldi per la quattro corsie Sassari-Olbia, lo Stato latita, e la Regione sarà obbligata a contrarre un mutuo con la Banca europea (Bei) per recuperare le risorse per costruire la strada. Impossibile, pertanto, se mai qualcuno ci avesse creduto e sperato, aprire i cantieri entro la fine dell'anno.

È il quadro sconfortante emerso ieri in commissione Lavori pubblici, l'ultimo capitolo di una storia infinita dove la confusione ha regnato finora sovrana in un balletto di promesse non mantenute, scippi di fondi Fas e date d'inizio lavori spostate continuamente. L'assessore regionale ai Lavori pubblici Bastianino Sannitu insieme a quello ai trasporti Angelo Carta sono stati sentiti dalla quarta commissione a cui hanno riferito a che punto è l'iter della quattro corsie.

«Finalmente è emersa la verità: i fondi non ci sono e l'unico appiglio che abbiamo davanti alla latitanza del Governo, è ricorrere a un muto con la banca europea», attacca il presidente della commissiome Matteo Sanna. Che dopo aver sentito i due assessori e difeso l'operato della giunta («ha fatto il possibile»), ha detto che «bisogna trovare il coraggio di un'azione congiunta tra maggioranza e opposizione contro il Governo perchè è inaccettabile che la Regione contragga un mutuo, dev'essere lo Stato a realizzare la strada».

Sulla 4 corsie, al momento, c'è solo una certezza: la Valutazione d'impatto ambientale entro il 30 novembre per tutti i lotti. Da quel momento si potrà dare il via alla procedura per gli appalti. Il soggetto attuatore è l'Anas, la progettazione è in fase avanzata. Tra le note dolenti emerse nell'audizione, la situazione paradossale che si è verificata a marzo e che ha avuto come protagonista il ministero dell'Ambiente che ha inviato per errore il plico del Via alla Sicilia anzichè alla Sardegna «facendoci perdere altri 60 giorni», riferisce Sanna.


Che lancia un appello ai parlamentari sardi «affinchè vigilino sulla realizzazione della strada». Sul capitolo fondi c'è poco da dire: l'opera costerà 695 milioni di euro. I circa 200 disponibili (di cui 162 deliberati dal Cipe), non ci sono ancora materialmente. Per il resto la Regione sta valutando di impegnare risorse liberate Por 2000-2006 e di integrarle col mutuo in attesa dei fondi Par Fas.

Proprio il ricorso alla banca ha fatto scatenare le polemiche. «Pura follia accendere un mutuo per 359 milioni, le conseguenze si ripercuoterebbero negativamente sulla futura capacità di spesa della Regione. È Roma che deve darci i soldi», attacca il capogruppo del Psd'Az in consiglio regionale Giacomo Sanna. L'inadeguatezza dell'azione della giunta è stata sottolineata dal vicepresidente della commissione Cesare Moriconi (Pd). Dura anche la reazione del consigliere regionale Pd Gavino Manca «la vicenda della Sassari Olbia è l'esempio dell'incapacità politica di questa giunta», ha detto, annunciando un'opposizione durissima per il reperimento dei fondi «che devono arrivare dallo Stato».

In serata Sannitu e Carta hanno diffuso un comunicato congiunto, documento che ha un certo valore politico viste le recenti frizioni in giunta. «Rivendicheremo con forza i 359 milioni Par Fas che ci spettano per realizzare la strada», dice il primo. Mentre il secondo spiega che «l'attribuzione della responsabilità alla Regione risale al 23 aprile 2010 con l'ordinanza del presidente del Consiglio con cui si nomina Cappellacci commissario.

Da quella data si è arrivati alle ultime battute con l'iter, creando le condizioni per procedere con gli appalti». Pure per Carta «è necessario che si alzi il tono della rivendicazione verso lo Stato anche minacciando di stracciare gli accordi di programma quadro sui quali la Sardegna ha immesso risorse ingentissime».

La Nuova Sardegna

giovedì 28 ottobre 2010

Consiglio Comunale di Olbia, strada Olbia-Sassari: approvato un documento unitario

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Il Consiglio comunale di Olbia, nella seduta di mercoledì 27 ottobre 2010, ha approvato all'unanimità il seguente ordine del giorno sulla strada Olbia-Sassari

Premesso che:

- la Legge regionale n. 5 del 28/12/2009 ha istituito presso l'Assessorato alla Programmazione un "fondo" di € 400.000.000, che in seguito all'entrata in vigore della Legge Regionale 10/08/2010 n. 14, è distribuito come segue: 30.000.000 per l'anno 2010 ed € 100.000.000 per gli anni 2011, 2012, 2013 e € 70.000.000 per l'anno 2014,

- la spesa pluriennale di € 400.000.000 ha carattere autorizzatorio e può quindi essere oggetto di impegno pluriennale ai sensi dell'art. 6, comma 3, della legge 11/06,
- per espressa disposizione legislativa una quota non inferiore al 20% dello stanziamento per l'anno 2010 è destinata al finanziamento degli oneri di progettazione,
- il fondo previsto dalla L.R. n.5/09 è destinato alla realizzazione di un programma pluriennale di infrastrutture e servizi correlati allo sviluppo delle attività produttive,
- tali fondi possono essere utilizzati come quote di cofinanziamento regionale in a anticipazione dei fondi FAS degli anni 2007/2013,
- la pericolosità della strada Olbia - Sassari oltre ad essere causa di perdite di vite umane costituisce anche un ostacolo allo sviluppo socio economico della Gallura e del Nord Sardegna,
- l'arteria Olbia - Sassari può essere considerata una infrastruttura per eccellenza "correlata allo sviluppo ed alle attività produttive" come viene richiesto dall'articolo 5 della L.R. n.° 5/09.
Tanto premesso e ritenuto
Il Consiglio Comunale di Olbia
- sollecita la RAS perché venga utilizzato, quale anticipazione dei fondi FAS 2007/2013 assegnati ma non ancora attribuiti alla RAS, lo stanziamento pluriennale di 400.000.000 previsto dall'art. 5 della legge regionale 28/12/2009 n. 5 (finanziaria 2010) per la realizzazione della "nuova" arteria viaria Olbia - Sassari.
- impegna comunque il Presidente Cappellacci, la Giunta e il Consiglio Regionale a reperire le risorse e ad attuare tutte le procedure necessarie a consentire, nel più breve tempo possibile, l'avvio del cantiere e la conclusione in tempi certi della realizzazione della strada a quattro corsie Olbia - Sassari.

mercoledì 27 ottobre 2010

Grazie!

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Tragico frontale sulla Olbia-Sassari, l'81^ vittima conferma la pericolosità dell'arteria in condizioni atmosferiche critiche

Frontale tra un fuoristrada e una utilitaria sulla Sassari-Olbia. Ad avere la peggio è stato Claudio Olivieri, 43 anni: faceva ritorno a casa. Ferita una donna
di Nadia Cossu
SASSARI. Un'altra croce ancora nella strada maledetta Sassari-Olbia. L'asfalto si macchia di sangue e porta via un'altra vita, quella di Claudio Olivieri, 43 anni, di Sassari. E' successo ieri, intorno alle 22, poco lontano da Oschiri. L'uomo ha perso il controllo della sua Seat Ibiza, l'auto si è capottata e si è schiantata contro un Suv Touareg, che arrivava dalla corsia opposta di marcia, guidato da Stefano Muredda, 36 anni, anche lui di Sassari. L'impatto è stato violentissimo e, stando a una prima ricostruzione, il 43enne sassarese sarebbe morto sul colpo.

Lo scontro è avvenuto vicino al bivio di Su Campu, nel comune di Oschiri, dopo un rettilineo infinito, sulla piana di Chilivani. Un punto pericoloso in cui la strada si restringe e una curva all'apparenza innocua, facile da affrontare, si chiude all'improvviso. E così che quella strada ha tradito ancora una volta due automobilisti. Claudio Olivieri ha avuto la peggio.

L'asfalto ieri notte era bagnato dalla prima pioggia, una superficie liscia come il vetro e proprio per questo insidiosa. La prudenza, in situazioni di questo tipo - ma soprattutto in strade così mal ridotte - è davvero d'obbligo. La dinamica dell'incidente non è chiara, i carabinieri di Oschiri e della compagnia di Ozieri erano sul posto fino a tarda notte e bisognerà dunque attendere oggi per avere una ricostruzione più precisa e conoscere eventuali responsabilità.

Sembra comunque che la vittima abbia sbandato forse proprio a causa dell'asfalto scivoloso, ma è anche possibile che una delle due auto fosse particolarmente veloce considerato che quel rettilineo "invita" a spingere sull'acceleratore. Lo dimostra la lunga serie di incidenti stradali, spesso mortali, avvenuti proprio in quel punto, poco lontano dal bivio per Tula.

Una distrazione, o un'insidia fatale, e poi lo scontro frontale tra la Seat e il Suv.

A Su Campu, per estrarre il corpo di Claudio Olivieri dalle lamiere sono dovuti intervenire anche i vigili del fuoco di Sassari che hanno lavorato per alcune ore prima di tirare fuori il 43enne, ormai morto, dall'abitacolo. Nello scontro frontale è rimasta ferita anche una donna, Pina Galistu, di Nuoro: ha riportato un trauma toracico ed è stata trasportata dall'ambulanza del 118 al pronto soccorso dell'ospedale di Ozieri.

Il traffico, in quel tratto di strada è rimasto bloccato per alcune ore, il tempo servito ai soccorritori e alle forze dell'ordine per compiere quei gesti diventati una triste routine, rilievi fatti decine di volte in quell'asfalto carico di croci e sangue. Ancora un lenzuolo bianco su una strada che fa discutere e sulla quale continuano a morire automobilisti più o meno colpevoli. Ignari, spesso, di percorrere una strada che nasconde il pericolo dietro ogni curva.

La Nuova Sardegna

martedì 19 ottobre 2010

Sassari-Olbia, bluf sulla 4 corsie, a gennaio niente cantieri

L'assessore ai Lavori pubblici Bastianino Sannitu ammette: "Mancano i soldi e la valutazione di impatto ambientale". La Regione punta a trovare i fondi anche con un mutuo, ma si allungano i tempi per dare il via ai lavori per la costruzione della quattro corsie Sassari-Olbia
di Luca Rojch
Un incidente sulla Sassari-Olbia
Un incidente sulla Sassari-Olbia
OLBIA. Lo spot finisce in soffitta. Niente cantieri a gennaio per la quattro corsie. Ma in fondo nessuno ci aveva mai creduto. Cambia l'assessore e con lui mutano tempi, costi, e certezze per la strada delle promesse. La campagna promozionale dell'ex nuumero uno dei Lavori pubblici in Regione, Angelo Carta, viene smaterializzata dal suo sostituto, Bastianino Sannitu.

Sannitu seduto sulla poltrona più scomoda della giunta Cappellacci, fa finta di starci benissimo e senza paura della rabbia di tutta la Gallura inanella notizie pessime. Non solo mancano i soldi, ma non è stata completata neanche la valutazione di impatto ambientale. Sannitu ci mette faccia e coraggio e sceglie un profilo basso, anche se non va mai contro il suo predecessore. Incontra la giunta provinciale e il presidente Fedele Sanciu. Il senatore tesse le lodi dell'unico rappresentante gallurese in giunta. Lui si concentra sulla Sassari-Olbia.

«Non sono venuto a fare proclami - dice Sannitu -, parlerò solo con notizie certe, con date e dati sicuri». E come se fino a qualche settimana fa da vicepresidente della Regione avesse vissuto in un eremo irraggiungibile dal resto della giunta parla da debuttante al balletto della politica. «Non ho ancora un quadro preciso - spiega -. Domani sarò a Roma per capire a che punto è l'iter per la valutazione di impatto ambientale. So che ci sono buone prospettive perché venga terminata in breve tempo. l'iter burocratico della strada si potrebbe concludere entro l'anno». I cantieri non apriranno come promesso entro gennaio del 2011.

«No, non apriranno a gennaio - spiega Sannitu - e forse neanche prima dell'estate». Dice l'assessore in una serafica dimensione filosofico-atemporale. «Inutile fare la corsa dietro le date - continua -. Meglio partire quando tutto è definito con certezza. Procedimenti burocratici, iter nei palazzi romani e copertura finanziaria». Il costo della strada è l'altro mistero. Ora l'assessore lo fissa a 695 milioni di euro.

Nel 2008 bastavano 470 milioni di euro, prezzi da G8. Per il deputato del Pd Giulio Calvisi nel 2009 i fondi per la quattro corsie a dovevano arrivare a 522 milioni. La Regione ha sempre sostenuto che 630 milioni di euro non sarebbero bastati. Sannitu fa largo uso della cosmetica politica, ma l'impressione è che i tempi per vedere i primi operai sulla strada si allontano. Non è stata portata a termine la valutazione di impatto ambientale.

Non c'è nessuna certezza per le risorse. I 163 milioni di fondi governativi nelle parole dell'assessore sono diventati 200. Sannitu sostiene che mancano 358 milioni di fondi Fas, e il resto per arrivare a 695 sarà ottenuto con un mutuo della Banca europea di investimento. Ma lui non si stanca di ripetere. «Non dovete fissarvi su un unico punto - afferma -, né sulla data precisa, né sui soldi. Va visto un percorso di insieme.

Nessuno in Gallura più di me ha lottato per questa strada. Per questo non faccio, né farò, proclami. Parleranno solo i fatti». Con scioltezza getta via anche la proposta arrivata dall'ex assessore Carlo Mannoni. Usare i 400 milioni dal fondo che la Regione ha per le infrastrutture. «Non si possono utilizzare - dice -, devono essere infrastrutture funzionali alle imprese. E la Sassari-Olbia non lo è». Accanto a Sannitu il presidente Sanciu. Sul tavolo la Sassari-Olbia, ma anche le altre strade. Sanciu è ottimista.

«Siamo accanto a Bastianino e siamo certi che riusciremo a realizzare questa infrastruttura. Per ora cominciamo con un'altra opera preliminare. Senza questa i lavori per il lotto zero non potranno cominciare. Mi riferisco alla strada per Spirtu Santu. Collegherà la 131 al San Raffaele e a Murta Maria. Quando sarà completata si potrà intervenire sul ponte del Padrongianus. Servono 3 milioni di euro per completarla. Siamo pronti anche a contribuire, se da Cagliari arriva qualcosa». Ma la Regione non solo non ha i 695 milioni per la Sassari-Olbia, ma neanche i 3 milioni per lo Spiritu Santu.

La Nuova Sardegna

mercoledì 6 ottobre 2010

Il Sindaco di Berchidda Sebastiano Sannitu è il nuovo Assessore Regionale ai lavori pubblici

Varata la giunta Cappellacci bis: restano la metà degli assessori della prima (con i tecnici Prato e Manca) ed entrano cinque politici (Sassari guadagna Urbanistica e Cultura con Rassu e Milia) e una casella è rimasta vuota, il Turismo, di cui il governatore tiene l’interim. Ugo Cappellacci ce l’ha fatta quasi in extremis, ma non del tutto. Anche perché nel suo nuovo governo non c’è neanche una donna: e sono già annunciati ricorsi. Le nomine hanno riacceso gli scontri nella stessa maggioranza. Ma il presidente si è detto ottimista
di Filippo Peretti
Il presidente presenta la nuova giunta regionale
Il presidente presenta la nuova giunta regionale
CAGLIARI. Restano la metà degli assessori della prima giunta, entrano cinque politici (alcuni di peso) e una casella è rimasta vuota. Ugo Cappellacci ce l'ha fatta quasi in extremis, ma non del tutto. Anche perché nel suo nuovo governo non c'è neanche una donna: e sono già annunciati ricorsi. Le nomine hanno riacceso gli scontri nella stessa maggioranza. Ma il presidente si è detto ottimista: «E' una squadra forte, se non funzionerà ripenserò alle dimissioni».

Cappellacci ha presentato la sua seconda giunta in una conferenza stampa poco dopo le 20, in una giornata di forte tensione e di incertezza sino agli ultimi secondi. Dopo alcuni giorni trascorsi nel bunker di Villa Devoto, il presidente si è presentato di nuovo con un sorriso smaglianti. E ha subito letto i nomi degli assessori, nomi che, con alcune varianti, circolavano ormai da alcune ore.


Erano scontate le conferme di Giorgio La Spisa e di Antonello Liori per il Pdl, erano ormai certi gli ingressi, sempre per il Pdl, di Nicola Rassu e di Oscar Cherchi (sorpresa per le deleghe), erano state annunciate da qualche giorno con sicurezza le designazioni dell'Udc (Giorgio Oppi e Sergio Milia) e dell'Uds (Mario Floris). Cinque ingressi, questi dei politici, che danno maggior peso alla giunta rispetto alla precedente: Floris è stato due volte presidente (ha il ruolo delicato delle Riforme), Oppi rientra all'Ambiente dopo una pausa («dovevo essere operato e ora sto meglio», ha rivelato ieri sera), Milia è stato assessore sette anni fa.

Per quanto riguarda i tecnici, sono rimasti alcuni che venivano dati per certi: Andrea Prato, sul quale ha insistito il governatore, Franco Manca (che nell'ultimo giorno ha sorpassato Ketty Corona, invece esclusa), Sebastiano Sannitu e Angelo Carta (che venivano dati per riconfermati se i loro partiti avessero rinunciato a indicare politici).


La vera sorpresa è stato l'interim al Turismo. Cappellacci ha dato l'impressione di aver deciso proprio mentre entrava in conferenza stampa (una telefonata, forse di rinuncia). Il posto spetta al Pdl, sembrava dover andare a Nicola Rassu, invece dirottato all'Urbanistica, forse prevista per Pietro Pittalis. E' circolato il nome del nuorese Luigi Crisponi, che però è rappresentante dei Riformatori. Insomma, il giallo è rimasto aperto e Cappellacci ha detto che lo risolverà tra oggi e domani.

Per solenizzare l'evento, Cappellacci avrebbe voluto presentare la nuova giunta durante la seduta degli Stati Generali in Consiglio regionale, ma ha dovuto rinunciare per appena un'ora: il tempo che il presidente ha preferito dare al Psd'Az nel tentativo (fallito) di convincere Giacomo Sanna ad accettare non solo l'ingresso in giunta (ai Trasporti) ma anche la vice presidenza. Il ruolo sardista ieri è stato centrale nella lunga giornata politica, ma Sanna e il Psd'Az hanno risposto picche dato che il loro pronunciamento era stato chiaro: se ci sarà un solo assessorato, confermeremo Angelo Carta.

Cappellacci ha dovuto fare buon viso a cattivo gioco (ha comunque speso parole di elogio nei confronti del tecnico dei 4 Mori) ma ha spostato Carta dai Lavori pubblici ai Trasporti, forse nella speranza che Sanna (e il suo partito) ci ripensi. Sanna ha però tenuto a precisare: «Lo spostamento non l'abbiamo chiesto noi».

La posizione sardista ha trascinato anche quella dei Riformatori: i due partiti, uniti nella verifica politica, sembrano avviato verso il disimpegno politico e sfideranno Cappellacci in aula nell'attuazione del programma.

Non sono gli unici malumori. Hanno immediatamente protestato per l'esclusione sia Franco Cuccureddu dell'Mpa («prendiamo atto che non siamo rappresentati in giunta») sia il finiano Ignazio Artizzu («inaccettabile che la rappresentanza della componente ex An sia stata dimezzata»).


La Nuova Sardegna

Monti e Berchidda in rivolta contro la valanga di espopri

MONTI. Non sono soli nella mobilitazione, i proprietari di terreni e case che ricadono nel nuovo progetto della quattro corsie Olbia-Sassari proposto per il tratto tra Monti e Berchidda. Neppure i sindaci dei due comuni interessati sono d’accordo sulla realizzazione di un tracciato che si allontana da quello esistente, così come previsto nelle carte arrivate nelle scorse settimane negli uffici comunali: nel tratto in questione, il “lotto G tronco 3” è prevista infatti una biforcazione della strada con coppie di corsie separate. Cosa che comporterebbe nuovi espropri, e che ha già fatto scendere sul piede di guerra i proprietari delle aree. «È una proposta che non accettiamo e per la quale ci stiamo già opponendo», spiegano il sindaco di Berchidda Bastianino Sannitu e quello di Monti Emanuele Mutzu. Che chiedono che il nuovo tracciato corra lungo la strada esistente. In pratica, è successo che in fase di Valutazione d’impatto ambientale, la Soprintendenza ai beni ambientali e paesaggistici ha contestato il progetto previsto per quel tratto, per cui la società Lotti che si sta occupando della progettazione dell’opera viaria ha apportato delle modifiche e le ha inoltrate ai due Comuni per le osservazioni. Ma la nuova progettazione oltre a far infuriare i proprietari dei terreni viene rigettata anche dalle due amministrazioni comunali, che si stanno attivando di concerto sia nei confronti dei progettisti che del ministero dell’Ambiente. «Non accettiamo questa proposta, non vogliamo che vengano fatti altri espropri a danno del nostro territorio e della popolazione», dice Bastianino Sannitu. «È inutile dividere le proprietà creando danni ai proprietari e spese allo Stato - aggiunge Emanuele Mutzu -: tutto ciò si può evitare facendo correre il nuovo tracciato lungo la strada attuale. Quello noi chiediamo».

La Nuova Sardegna

mercoledì 22 settembre 2010

Olbia-Sassari, la denuncia dei costruttori: "Bloccati i lavori per il raddoppio"

La strada Sassari-Olbia è ancora ferma, e non si sa quando cominceranno i lavori. La denuncia arriva dall'Associazione nazionale costruttori edili (Ance) che stigmatizza i tempi lunghi per il raddoppio delle corsie sulla strada del nord Sardegna segnata da tanti lutti.
Manifestazione di protesta sulla strada Sassari-Olbia
Manifestazione di protesta sulla strada Sassari-Olbia
CAGLIARI. La strada Sassari-Olbia è ancora ferma, e non si sa quando cominceranno i lavori. La denuncia arriva dall'Associazione nazionale costruttori edili (Ance) che stigmatizza i tempi lunghi per il raddoppio delle corsie sulla strada del nord Sardegna segnata da tanti lutti.

"E' tutto bloccato - ha detto il presidente dei costruttori sardi, Maurizio De Pascale - non abbiamo la più pallida idea di quando saranno aperti i cantieri. Sembra che la Regione abbia rinunciato alle formule sia del project financing sia del leasing in costruendo. Per i finanziamenti esiste un'ordinanza della Presidenza del Consiglio dei ministri, ma è in corso un carteggio fra Stato e Regione sull'interpretazione della nuova disposizione. Se si fosse partiti come avevamo proposto noi, e molte banche erano pronte a dialogare, non saremmo in questa situazione".

lunedì 30 agosto 2010

28 agosto 2008 - 28 agosto 2010, due anni di battaglie

Il Comitato "Pro Strada Olbia-Sassari a 4 corsie" in questi due anni ha combattuto e combatterà ancora per ottenere i 474 milioni per il diritto alla vita!

martedì 24 agosto 2010

Conferenza stampa de "La Grande Danza a San Pantaleo" a sostegno del Comitato per la 4 corsie

maratonahome28 agosto 2010: una sola serata per le grandi stelle della danza. Un solo giorno per celebrare i 20 anni della manifestazione nel cuore del piccolo borgo gallurese. Organizzata per il sesto anno consecutivo dall'Associazione Culturale San Pantaleo , con la direzione artistica di Claudio Rocco e il sostegno del Comune di Olbia e della Provincia Olbia Tempio, la Grande Danza a San Pantaleo riprende la tradizione della "Maratona internazionale di Danza" la cui prima edizione ebbe luogo nel 1990 come tributo alla memoria delle vittime dell'incendio di Milmegghju del 28 agosto 1989.



maratona01Da venti anni la danza è testimone della volontà di rinascita e di vita. L'evento di fine agosto, nel corso degli anni, si è affermato a livello internazionale ed ha consolidato il suo prestigio. Le stelle della danza internazionale si esibiranno nella serata del 28 agosto, la cui conduzione è affidata a Maria Pintore. La qualità dello spettacolo è altissima con Giuseppe Picone, etoile internazionale e ambasciatore della danza italiana nel mondo, con i ballerini del Teatro Mariinsky di San Pietroburgo Leonid Sarafanov e Olesya Novikova, i solisti del Balletto di Stoccarda Alexander Jones e Alessandra Tognoloni e Stefania Figliossi e Hektor Budlla dell'Aterballetto di Modena.



maratona04Il programma prevede un'alternanza tra il balletto classico più spettacolare proposto dai ballerini della scuola russa di San Pietroburgo ( il passo a due del Don Quichotte con la coreografia di Marius Petipa, concentrato di abilità tecniche e virtuosismi), il neoclassico del Balletto di Stoccarda e la danza contemporanea e moderna dell'aterballetto. L'etoile Giuseppe Picone, interprete di perfetta tecnica e imponente presenza scenica, eseguirà l'Ave Maria di Schubert e "La lacrimosa" dal Requiem di Mozart, pezzo con il quale ha rappresentato l'Italia nella Gala internazionale di New York in omaggio a Vladimir Vasiliev ex direttore del Bolshoi. Lo spettacolo avrà luogo nella piazza di San Pantaleo, allestita per l'occasione come un teatro all'aperto con una capienza di 600 spettatori seduti. La platea con pedane graduate (consultabile sul sito della manifestazione) e un maxis chermo laterale contribuiranno a offrire una migliore visibilità per tutti gli sp ettat ori. I prezzi dei biglietti sono più accessibili rispetto allo scorso anno: quattro settori da 36,00 fino a 14,00 euro, con prevendite a San Pantaleo e Olbia. Fedeli all'impegno sociale l'Associazione Culturale San Pantaleo e il direttore artistico Claudio Rocco quest'anno, oltre a riconfermare il legame della manifestazione con la lotta agli incendi e il rispetto dell'ambiente, hanno attivato un'interessante iniziativa di sensibilizzazione con il Comitato della strada Sassari-Olbia. Un nuovo ed efficace logo, creato dal grafico Gianfranco Marras, darà ulteriore visibilità e risonanza alla campagna per la realizzazione della quattro corsie proprio in occasione della Grande Danza a San Pantaleo.


maratona03Sarà stampato sugli adesivi che verranno distribuiti quella sera oltre a figurare nelle centinaia di depliant e manifesti che promuovono l'evento. Alla conferenza stampa di presentazione hanno partecipato il sindaco di Olbia Gianni Giovannelli, l'assessore comunale al Turismo Giampiero Palitta e l'assessore provinciale Giovanni Pileri che hanno ribadito il sostegno all'evento, entrato a pieno titolo nel calendario delle manifestazioni di punta dell'estate olbiese. Presenti anche Paola Brindano dell'Associazione Culturale San Pantaleo, Diego Fresu e Italo Fara del Comitato della strada Sassari-Olbia.


www.comune.olbia.ot.it

www.lagrandedanza.it

giovedì 12 agosto 2010

"Andiamo a manifestare a Cagliari"

OLBIA. Come il gioco delle tre carte, i finanziamenti per la Sassari-Olbia a quattro corsie non si sa dove sono. Qui o lì, fondi Fas, leasing costruendo, mutui. Una beffa per il nord Sardegna. Il Pd si mobilita, il senatore Gian Piero Scanu e il consigliere provinciale Antonio Perinu attaccano: «Basta con le bugie, vogliamo certezze». Quasi una beffa le ultime parole dell’assessore regionale Angelo Carta: «Il leasing non si può fare, è troppo costoso». Proprio l’esponente sardista aveva difeso a spada tratta l’ipotesi, bollato come strumentali le critiche di chi diceva che quel progetto era irrealizzabile. «Una triste commedia - dice ora il senatore Gian Piero Scanu -, in cui si evidenzia solo il cinismo di chi continua a sbandierare promesse». Il parlamentare gallurese se la prende con gli esponenti della giunta regionale. «Cappellacci e i suoi assessori ci hanno preso in giro. Bene farebbero a venire qui in Gallura a spiegare come intendono procedere. Senza però fare riunioni carbonare, ma ascoltando anche gli esponenti della società civile». «Credo - prosegue Scanu - che i sardi, visto come stanno andando le cose, abbiano diritto ad alzare la voce, a sottolineare come il governatore della Sardegna stia mentendo. E’ incredibile come si possa, con questa leggerezza, passare dai fondi Fas al leasing, e poi al mutuo e ancora ai fondi Fas, senza dare certezze alla comunità. Non solo si sta perdendo il treno della corsia preferenziale garantito a suo tempo dal G8, ma anche la speranza che l’opera venga effettivamente fatta». La proposta di Scanu è decisa. «Servono certezze entro agosto - dice -, ci faccia sapere il presidente Cappellacci e l’assessore Carta se ci sono soluzioni reali. Scaduto questo termine credo che sia giusto ricordare che avevamo rinviato la manifestazione di protesta a Cagliari e che andremo sicuramente sotto il palazzo della Regione a protestare con forza». Antonio Perinu, ex sindaco di Oschiri e ora capogruppo del Pd in consiglio provinciale è ironico. «E’ andata come previsto. Sono state dette altre bugie, e intanto la strada resta sempre a due corsie, pericolosa per tutti coloro che devono percorrerla». Perinu chiama in causa anche le istituzioni galluresi. «Dico che mi aspetto una decisa presa di posizione del presidente della Provincia Sanciu e del sindaco di Olbia Giovannelli, che si erano resi garanti sulla buona riuscita dell’operazione». Perinu annuncia la prossima mossa del proprio partito. «Chiederemo la convocazione in tempi strettissimi di un consiglio provinciale straordinario. C’è la dignità di un intero territorio in gioco».

lanuovasardegna.it

mercoledì 11 agosto 2010

martedì 10 agosto 2010

La danza internazionale a San Pantaleo sostiene la nostra campagna per la Olbia-Sassari a 4 corsie

SAN PANTALEO - Venti anni di danza internazionale a San Pantaleo: è dal 1990 che nel piccolo paese gallurese si ritrovano i più grandi ballerini del mondo per rendere omaggio alla memoria delle tredici vittime dell’incendio del 1989 e per testimoniare con la bellezza dell’arte il rispetto per il territorio e l’amore per la vita.

Nel Gala di danza classica e contemporanea di sabato 28 agosto (inizio spettacolo ore 22,00) si esibiranno l'etoile internazionale Giuseppe Picone, ambasciatore della danza italiana nel mondo (Ballet National de Nancy, English National Ballet, American Ballet etc), spesso ospite anche in televisione (Sanremo 2009, Concerto di Capodanno dalla Fenice di Venezia 2010, Ballando sotto le stelle 2010), i primi ballerini del Teatro Mariinsky di San Pietroburgo Leonid Sarafanov e Olesya Novikova.

E poi ancora i primi ballerini del Teatro Mariinsky di San Pietroburgo Leonid Sarafanov e Olesya Novikova che eseguiranno gli spettacolari pas de deux de La Bella Addormentata e del Don Quichotte; i primi ballerini Alexander Jones e Alessandra Tognoloni del Balletto di Stoccarda e i solisti coppia Stefania Figliossi e Hektor Budlla dell’Aterballetto. La direzione artistica è di Claudio Rocco, l'organizzazione è dell'Associazione Culturale San Pantaleo. Per maggiori informazioni è possibili visitare il sito della manifestazione. Il Patrocinio è del Comune di Olbia, Provincia di Olbia-Tempio, Fondazione Banco di Sardegna. La manifestazione sostiene la campagna per la Strada Olbia-Sassari, 474 milioni di euro per il diritto alla vita.

giovedì 5 agosto 2010

Svanisce l'idea del leasing: mancano 360 milioni

L'incontro tra l'assessore regionale ai Lavori pubblici e il Comitato evidenzia solo burocrazia e difficoltà e scompare l'idea del leasing. Nelle mani della Regione solo 162 milioni di euro certi, 360 dovrebbero arrivare dai fondi Fas
di Luca Rojch
Manifestazione di protesta sulla strada Sassari-Olbia
Manifestazione di protesta sulla strada Sassari-Olbia
OLBIA. Si smaterializza come in un gioco di prestigio. La quattro corsie finisce in un vicolo cieco. Un labirinto fatto di promesse e burocrazia. Dopo i fondi Fas negli incontri in Regione scompare anche l'idea del leasing. Al suo posto la matematica della speranza.

Nelle mani della Regione solo 162 milioni di euro certi. 360 dovrebbero arrivare dai fondi Fas. In alternativa si pensa a un mutuo. L'incontro tra l'assessore ai Lavori pubblici Angelo Carta e il comitato per la Sassari-Olbia serve per certificare il caos intorno al futuro della 4 corsie. Di leasing non si parla più. Un mese prima le parti si erano salutate con la certezza che Anas e Regione avrebbero firmato il protocollo per dare il via libera al leasing.

Sul tavolo ora cambiano ancora le carte. Per prima cosa mancano quelle del nono lotto. La struttura di missione non le ha trasferite alla Regione. «Ci è stato spiegato - afferma la presidente del comitato Rita Padre - che prima si dovrà risolvere il contenzioso da 7 milioni di euro tra le parti. Questo ci preoccupa molto». Ma i tormenti non finiscono qua. La Regione ha chiesto al Ministero, e non più al Cipe, lo sblocco dei fondi Fas. Non un tecnicismo, ma quasi l'accettazione della fine della procedura accelerata per costruire la strada. Ma c'è anche un altro aspetto che viene denunciato dal comitato.

«Sulle risorse ancora mancanti - riporta il documento -, i 360 milioni di euro dei fondi Fas, da sbloccare con delibera del Cipe, il presidente della Regione ha richiesto in modo formale la conferma del contenuto dell'ordinanza di aprile al ministero dello Sviluppo Economico e a quello delle Finanze. Il ministero ha chiesto una interpretazione autentica alla Ragioneria generale dello Stato. La Ragioneria sostiene che i 360 milioni potranno essere dati solo dopo aver completato la progettazione definitiva di tutti i nove lotti della strada. Le risorse potranno essere trasferite solo se immediatamente cantierabili».


La Regione ora pensa a un mutuo per far partire in ogni caso una parte dei lavori. All'incontro anche il direttore di Confindustria nord Sardegna Marco Tarantola e i segretari galluresi di Cgil, Fabio Spano, e Cisl, Mirko Idili. «Siamo preoccupati - dice Idili -, l'incontro non ci ha dato le certezze che aspettavamo». La Regione ha garantito che si partirà dal lotto zero all'inizio del 2011. Ma non è stato affrontato il nodo della viabilità alternativa. Dei 3 milioni che la Provincia chiede per fare la strada di Spiritu Santu. Una nota positiva c'è. La Regione ha nominato Marco Cherchi, ex direttore del genio civile di Sassari, coordinatore della struttura tecnica.

mercoledì 4 agosto 2010

La promessa da marinaio del governo: la Sassari-Olbia si farà. Sì, ma quando? di Roberta Bendinelli

"Che della Sardegna a chi non vi abita non freghi nulla salvo che nei mesi estivi come località di villeggiatura si sa fin troppo bene, nonostante questo però c'è stata fede, fede che la “strada della morte” – così ribattezzata per la sua pericolosità – sarebbe stata finalmente rifatta. Visti gli sviluppi, non si può certo negare che si sia trattato solo di un'illusione.

Dopo il terremoto che l'ha colpita nell'aprile del 2009, Berlusconi ha deciso di spostare all'Aquila – da La Maddalena dov'era stata collocata in orgine – la sede del G8. Venuto a conoscenza della novità, di sicuro non vantaggiosa per l'economia della sua regione, il governatore della Sardegna Ugo Cappellacci si è recato a Roma per incontrare il premier e chiedergli delucidazioni in proposito. Quest'ultimo gli ha dato il contentino promettendogli che – pur essendo stato spostato il G8 – avrebbero avuto esecuzione nei tempi stabiliti gli interventi previsti per l'isola; tra essi anche l'autostrada Sassari-Olbia, “una delle opere cui noi tenevamo di più” ha detto Cappellacci. Ora sospetto che quel noi, se riferito alla classe politica italiana, fosse un plurale maiestatis.

La (piccola) frazione dei 17 miliardi e 800 milioni stanziati in tutto dal Cipe – Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica – destinata ai sardi è stata in realtà convogliata in un unico progetto, cioè il sistema urbano e metropolitano di Cagliari. Il resto della torta se l'è mangiato per lo più il nord della penisola, in primis al fine di realizzare la cosiddetta BreBeMi, la strada tra Brescia, Bergamo e Milano, sita in una zona ricca sia d'imprese sia di voti per il serbatoio del Pdl e in particolare della Lega. E la Sassari-Olbia? La Gallura e in generale la parte settentrionale della Sardegna senza dubbio non è prospera quanto l'area bergamasca – né dal punto di vista elettorale né tantomeno dal punto di vista economico – ma ciò toglie forse valore ai suoi morti? Tanto infatti il sangue versato su quell'asfalto maledetto.

A marzo del 2010 il Consiglio dei Ministri ha accolto la richiesta di Ugo Cappellacci di dichiarare lo stato di emergenza nel territorio delle province di Sassari e Olbia-Tempio in relazione ai lavori di rifacimento e messa in sicurezza della strada statale. Il governatore ha parlato della disponibilità di 160 milioni di euro per avviare i cantieri, con altri 470 a suo dire in dirittura d'arrivo. Che discorsi incoraggianti, ma i fatti? Eccoli: riunitosi due mesi dopo, il Cipe ha di nuovo lasciato la Sardegna a corto di liquidi. Punto e a capo.

Secondo il professore Francesco Annunziata, direttore del Dipartimento d'ingegneria strutturale dell'Università di Cagliari, l'itinerario Sassari-Olbia è caratterizzato da curve a raggi inadeguati e da distanze di visibilità insufficienti soprattutto nei raccordi convessi (dossi) e nelle intersezioni a raso. Dal 1995 fino ad oggi (o almeno fino a tre mesi fa), il numero complessivo delle vittime che vi sono morte d'incidente ammonta a 79.

Possibile che al governo non suscitino la benché minima pietà? Quante altre croci dovranno piantarsi ai lati della “strada della morte” prima che la nostra attuale classe dirigente decida di mantenere la promessa fatta? Intanto, i vips – politici compresi – affollano la Costa Smeralda; i giornali di gossip li ritraggono sorridenti con i capelli crespi di salsedine a prendere il sole in qualche spiaggia privata da cartolina o sul ponte di uno yacht extra-lusso. Ebbene, dato che trascorrere le vacanze in Sardegna gli garba parecchio, perché non si preoccupano di fare qualcosa per aiutarla? Perché non si degnano di contribuire ad arginare il fiume di rottami e corpi mozzati che scorre imperterrito a due passi dalla loro oasi estiva? Non posso evitare di chiedermi anche un'altra cosa. Il 2 agosto era il trentennale della strage di Bologna, in cui hanno tragicamente perso la vita 85 persone: com'è giusto, l'accaduto è stato ricordato con manifestazioni, speciali tv, comunicati da parte di chi conta. Vedi il discorso del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che ha commemorato le vittime ed ha incitato le autorità competenti a proseguire la caccia agli autori del crimine. Che l'abbia fatto è sacrosanto, davvero. Però ci terrei a sapere perché non rivolge la sua attenzione anche alle 79 persone morte sulla Sassari-Olbia. Perché non fa un comunicato per consolare le famiglie – che, mi permetto di dirlo, soffrono quanto quelle delle vittime della strage – e per sollecitare coloro che governano a stanziare i soldi promessi? Non è un paragone ardito tanto quanto può sembrare, sapete. La gente muore su questa strada perché è stata mal progettata e mal costruita; se la si rifacesse (come è stato più volte annunciato in campagna elettorale), il problema non sussisterebbe più. Ragion per cui, dal mio punto di vista, chi ha perso la vita in uno dei numerosi incidenti di cui essa è stata teatro è un morto ammazzato, al pari di chi l'ha persa in un attentato; ammazzato – non da una bomba ma – dall'inerzia dei nostri politici. Non è uguale, in fondo? Cristian Heber Detter, Agostina Fancello, Albino Piga, Gianluca Luciano e gli altri 75 non sarebbero deceduti se nelle stanze del potere avessero già deciso di dare concreto inizio ai lavori di rifacimento della statale.

Insomma, le parole d'ordine sono state e continuano ad essere: faremo, provvederemo, realizzeremo. La tattica è di rifilare al popolo – che loro credono bue ma che bue in realtà non è – la favoletta del “stiamo rimettendo i fondi” ogni volta che hanno il sentore di un malcontento, giusto per risparmiarsi la cantilena di lamentele degli elettori delusi e degli oppositori ancor più inferociti. Ricomparsa la quiete, perseverano nel non muovere un dito. Attenzione però, solo finché qualcuno non si stanca dell'attesa e ricomincia a remargli contro; che faranno a quel punto? Un altro bell'annuncio, mi sembra ovvio. E via così in un girotondo di bugie e prese in giro, nel mentre che la gente continua a sfracellarsi in quel cimitero di circa 76 km che è la statale Sassari-Olbia. Ma tanto chi se ne importa, sono sardi. Non pensano forse questo a Palazzo Chigi?"

Roberta Bendinelli.

comitatoprostrada.sucanale@gmail.com

lunedì 19 luglio 2010

Il disastro della viabilità: la Regione non ha fondi per le strade della Gallura

OLBIA. Un miraggio. La strada delle promesse continua a macinare primati. Negativi. La Regione assicura il via ai lavori entro la fine dell’anno per la Sassari-Olbia. Ma i 500 milioni di euro per l’arteria sono scomparsi, per ora non riesce a trovare neanche gli spiccioli per finanziare una strada secondaria, la via alternativa al ponte cadente sul Padrongianus. Bastano 3 milioni di euro per la bretella che passa da Spiritu Santu. Un filo lega la 4 corsie con l’anonima via alternativa. Fino a quando non sarà costruita la strada alternativa con vista sulla discarica di Spiritu Santu non potranno partire i lavori per la Sassari-Olbia. Il chilometro zero della 4 corsie parte proprio dal ponte diroccato sul Padrongianus. Va buttato giù, ricostruito e allungata anche la pista del Costa Smeralda. È il lotto zero. Ma per accendere le ruspe si deve essere creata già la via alternativa su cui dirottare il traffico. La strada di Spiritu Santu. Mentre la Regione promette investimenti tutti virtuali per la quattro corsie, e accumula sacchetti di milioni di euro immaginari per costruire la strada dei desideri, non riesce a finanziare neanche i tre milioni di euro per costruire la strada alternativa. Caos di una giunta più impegnata a tagliare i fondi che a spendere le risorse. Delle procedure di avvio dei cantieri che dovevano essere completate per giugno non si sa nulla. I fondi Fas nessuno ha più il coraggio di chiedere che fine abbiano fatto. La Sassari-Olbia rimane una via immaginaria, una promessa buona per ogni elezione. Mentre per il quarto anno di seguito si ripete il quotidiano ingorgo davanti al ponte a senso unico alternato sul Padrongianus, alla Provincia non resta che affidarsi allo Spiritu Santu. Anche la giunta Sanciu pensa di cancellare la madre di tutti gli ingorghi sul Padrongianus con la strada alternativa con vista sulla discarica. E poco importa se la precedente giunta si è eclissata senza neanche dare il via ai lavori. Ora si riparte da zero. «Abbiamo un nuovo progetto già pronto - spiega Fedele Sanciu -, ma servono 3 milioni di euro. Noi non li abbiamo, c’è la speranza che arrivino dalla Regione. Per ora mi sembra difficile che l’idea venga finanziata in tempi brevi. Abbiamo deciso di cambiare il precedente progetto che non era adeguato al grande flusso di traffico che dovrà passare su quella strada nei prossimi anni. Per questo abbiamo deciso di fare una strada più ampia. Con due corsie vere. Ci saranno anche due mega rotatorie. La prima sarà all’altezza del bivio tra il Padrongianus e Murta Maria, in cui si innesta la strada per Sprirtu Santu. La seconda sarà all’altezza del bivio per la discarica. Abbiamo anche deciso di fare un nuovo ponte che eviti ulteriori strozzature. Mi sono già attivato per ottenere i finanziamenti. Ho incontrato l’assessore regionale Angelo Carta che mi ha assicurato il suo massimo impegno. Ho anche coinvolto i vertici dell’Anas. Certo per ora i 3 milioni di euro per il progetto non ci sono ancora, ma sono fiducioso». Il ponte è una priorità anche per l’opposizione. «So che la giunta Sanciu ci lavora - dice Giuseppe Meloni, Pd -, spero abbia in mano qualcosa in più di un’idea. Per quante stagioni saremo costretti a metterci in fila per superare il semaforo sul ponte. Rinnovo anche l’invito al presidente a lasciare il suo doppio incarico. Visto l’esordio serve tutto il suo impegno in Gallura per risolvere le emergenze».


giovedì 15 luglio 2010

Scontro frontale sulla Olbia-Sassari tra Ardara e Ploaghe

Questo pomeriggio intorno alle 17.30 ennesimo scontro frontale sulla Olbia-Sassari tra Ardara e Ploaghe: nell'incidente sono rimaste coinvolte due Opel, la prima, con muso in direzione Sassari al centro della carreggiata, la seconda, una Meriva, finita in cunetta in direzione Olbia. I feriti sono stati trasportati dai volontari di Ploaghe all'ospedale di Sassari. Il traffico è rimasto bloccato per alcune ore.

domenica 4 luglio 2010

Campagna di sensibilizzazione, ok nei primi 7 mesi del 2010

SU CANALE. In questi 7 mesi del 2010 c'è stato un forte ribasso degli incidenti stradali mortali sulla Olbia-Sassari rispetto al 2009 e al 2008, sicuramente ciò è dovuto grazie anche alla campagna di sensibilizzazione del comitato con l'ausilio dei media, tv e stampa, che ci hanno dato l'opportunità di poter spiegare perchè ci battiamo per una strada sicura, vista la mole di traffico che ogni giorno percorre la statale. Ancora più attenzione và prestata durante il periodo estivo, quando molti turisti percorrono la strada non consapevoli della pericolosità, solo chi la percorre tutti i giorni purtroppo deve assistere a continui sorpassi in curva, inversioni a "u", auto sbucare da incroci a raso e così via. Spero che questo trend positivo si protragga per tutto il 2010, certi del fatto che non ci fermeremo fino a quando non otterremo la 4 corsie. (d.f.)

(nella foto l'ultima manifestazione sulla Olbia-Sassari).

sabato 3 luglio 2010

Incidente stradale sulla Olbia-Sassari, grave un 47enne di Ozieri

 (foto: Fornita da Cisomozieri)
(foto: Fornita da Cisomozieri)
OZIERI. Tre persone sono state coinvolte in due diversi incidenti stradali avvenuti tra ieri sera e stamattina vicino ad Ozieri. L’episodio più grave ha coinvolto Giuseppe Fiori, 47 anni, residente ad Ozieri nel quartiere San Nicola. L’uomo era in moto sulla strada statale 597 Sassari-Olbia a pochi chilometri da Oschiri, quando all’improvviso, intorno alle 19.50, è uscito di strada forse per un malore ed è stato scaraventato in cunetta. Ha riportato un trauma cranico e lo spappolamento della milza. È intervenuta la polizia di Ozieri ed un’ambulanza della Croce ottagona che ha trasportato Fiori all’ospedale civile di Ozieri. Ma le sue gravi condizioni hanno consigliato il trasferimento a Sassari, dove l’uomo è stato operato ed è tuttora ricoverato in Rianimazione.