giovedì 7 maggio 2009

Sassari-Olbia, la promessa di Cappellacci

ROMA. La Maddalena con i cantieri ancora aperti e il G8 che se ne va, la Sassari-Olbia senza più un soldo, la Tirrenia che rischia l’a mputazione delle linee per Genova: un guaio dopo l’altro. Ma tutto andrà a posto, assicura il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, dopo un vertice a Roma a cui ha partecipato anche Silvio Berlusconi. L’impegno preso qualche giorno fa dal premier di risarcire la Sardegna per il trasferimento del G8 all’Aquila si materializza nelle promesse fatte ieri sera da Cappellacci: il completamento dei lavori alla Maddalena e l’apertura del cantiere della Sassari-Olbia. 

«Ora teniamo alta la guardia e difendiamo il risultato con le unghie e con i denti - dice il governatore -. Festeggerò solo a lavori conclusi». È un Cappellacci «moderatamente ottimista» quello che esce dal vertice con Berlusconi («L’ho trovato in forma, anche se un po’ provato»), il sottosegretario Gianni Letta, il ministro per le Infrastrutture e i Trasporti, Altero Matteoli, e quello per i Rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto.

Il caso Tirrenia. Cappellacci rivendica un altro risultato positivo: il governo ha aperto il confronto con le Regioni in tema di trasporti marittimi e «per la prima volta parteciperà ai lavori anche la Sardegna». Per mercoledì 13 maggio il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli, ha convocato i sindacati per affrontare le questioni legate alla privatizzazione della Tirrenia. Un processo che avrà conseguenze anche sulle compagnie regionali del gruppo (la Saremar in Sardegna): nella trattativa tra la commissione Ue e il governo italiano rientra infatti un piano per razionalizzare queste linee.

La quattro corsie. C’era grande attesa nel nord Sardegna per la missione romana di Cappellacci, annunciata come decisiva per il destino della Sassari-Olbia. I lavori avviati per il G8 alla Maddalena, ha annunciato il governatore, saranno completati. Per gli altri, Sassari-Olbia compresa, «sarà convocata una conferenza di servizi dopo l’estate», dice Cappellacci. C’erano due problemi da risolvere: «Il finanziamento, che esiste sempre nei fondi Fas regionali e potrà essere sbloccato. E la rapidità dei lavori, per i quali saranno ripristinate le procedure straordinarie del G8». 

470 milioni. I soldi per la Sassari-Olbia furono stanziati dal governo Berlusconi il 29 agosto 2008 e bloccati in ottobre. Non ha rimesso in circolo i 470 milioni per la quattro corsie neppure il maxi-stanziamento di quasi 18 miliardi deciso il 6 marzo dal Cipe per decine di opere pubbliche. Il paradosso è che tra queste la Sassari-Olbia era l’unica subito realizzabile: dopo l’ordinanza di agosto la struttura di missione del G8 aveva dato il via alle gare d’appalto, e l’apertura dei cantieri era prevista entro la fine del 2008.

Rotte a rischio. Per quanto smentite dal ministro Matteoli, non cessano le voci su possibili tagli delle rotte Tirrenia tra Genova e Porto Torres e Olbia. «Sarebbe davvero incredibile - è il commento del presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando -. Ho parlato con l’amministratore delegato della Tirrenia, Franco Pecorini, e da lui ho avuto l’assicurazione che da parte della compagnia non esiste alcuna intenzione di tagliare linee. Pecorini mi ha invece confermato che è intenzione del governo operare tagli ai finanziamenti che oggi vengono assegnati alla Tirrenia, anche per lo svolgimento di servizi a carattere sociale».

da la Nuova Sardegna

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