giovedì 28 ottobre 2010

Consiglio Comunale di Olbia, strada Olbia-Sassari: approvato un documento unitario

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Il Consiglio comunale di Olbia, nella seduta di mercoledì 27 ottobre 2010, ha approvato all'unanimità il seguente ordine del giorno sulla strada Olbia-Sassari

Premesso che:

- la Legge regionale n. 5 del 28/12/2009 ha istituito presso l'Assessorato alla Programmazione un "fondo" di € 400.000.000, che in seguito all'entrata in vigore della Legge Regionale 10/08/2010 n. 14, è distribuito come segue: 30.000.000 per l'anno 2010 ed € 100.000.000 per gli anni 2011, 2012, 2013 e € 70.000.000 per l'anno 2014,

- la spesa pluriennale di € 400.000.000 ha carattere autorizzatorio e può quindi essere oggetto di impegno pluriennale ai sensi dell'art. 6, comma 3, della legge 11/06,
- per espressa disposizione legislativa una quota non inferiore al 20% dello stanziamento per l'anno 2010 è destinata al finanziamento degli oneri di progettazione,
- il fondo previsto dalla L.R. n.5/09 è destinato alla realizzazione di un programma pluriennale di infrastrutture e servizi correlati allo sviluppo delle attività produttive,
- tali fondi possono essere utilizzati come quote di cofinanziamento regionale in a anticipazione dei fondi FAS degli anni 2007/2013,
- la pericolosità della strada Olbia - Sassari oltre ad essere causa di perdite di vite umane costituisce anche un ostacolo allo sviluppo socio economico della Gallura e del Nord Sardegna,
- l'arteria Olbia - Sassari può essere considerata una infrastruttura per eccellenza "correlata allo sviluppo ed alle attività produttive" come viene richiesto dall'articolo 5 della L.R. n.° 5/09.
Tanto premesso e ritenuto
Il Consiglio Comunale di Olbia
- sollecita la RAS perché venga utilizzato, quale anticipazione dei fondi FAS 2007/2013 assegnati ma non ancora attribuiti alla RAS, lo stanziamento pluriennale di 400.000.000 previsto dall'art. 5 della legge regionale 28/12/2009 n. 5 (finanziaria 2010) per la realizzazione della "nuova" arteria viaria Olbia - Sassari.
- impegna comunque il Presidente Cappellacci, la Giunta e il Consiglio Regionale a reperire le risorse e ad attuare tutte le procedure necessarie a consentire, nel più breve tempo possibile, l'avvio del cantiere e la conclusione in tempi certi della realizzazione della strada a quattro corsie Olbia - Sassari.

mercoledì 27 ottobre 2010

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Tragico frontale sulla Olbia-Sassari, l'81^ vittima conferma la pericolosità dell'arteria in condizioni atmosferiche critiche

Frontale tra un fuoristrada e una utilitaria sulla Sassari-Olbia. Ad avere la peggio è stato Claudio Olivieri, 43 anni: faceva ritorno a casa. Ferita una donna
di Nadia Cossu
SASSARI. Un'altra croce ancora nella strada maledetta Sassari-Olbia. L'asfalto si macchia di sangue e porta via un'altra vita, quella di Claudio Olivieri, 43 anni, di Sassari. E' successo ieri, intorno alle 22, poco lontano da Oschiri. L'uomo ha perso il controllo della sua Seat Ibiza, l'auto si è capottata e si è schiantata contro un Suv Touareg, che arrivava dalla corsia opposta di marcia, guidato da Stefano Muredda, 36 anni, anche lui di Sassari. L'impatto è stato violentissimo e, stando a una prima ricostruzione, il 43enne sassarese sarebbe morto sul colpo.

Lo scontro è avvenuto vicino al bivio di Su Campu, nel comune di Oschiri, dopo un rettilineo infinito, sulla piana di Chilivani. Un punto pericoloso in cui la strada si restringe e una curva all'apparenza innocua, facile da affrontare, si chiude all'improvviso. E così che quella strada ha tradito ancora una volta due automobilisti. Claudio Olivieri ha avuto la peggio.

L'asfalto ieri notte era bagnato dalla prima pioggia, una superficie liscia come il vetro e proprio per questo insidiosa. La prudenza, in situazioni di questo tipo - ma soprattutto in strade così mal ridotte - è davvero d'obbligo. La dinamica dell'incidente non è chiara, i carabinieri di Oschiri e della compagnia di Ozieri erano sul posto fino a tarda notte e bisognerà dunque attendere oggi per avere una ricostruzione più precisa e conoscere eventuali responsabilità.

Sembra comunque che la vittima abbia sbandato forse proprio a causa dell'asfalto scivoloso, ma è anche possibile che una delle due auto fosse particolarmente veloce considerato che quel rettilineo "invita" a spingere sull'acceleratore. Lo dimostra la lunga serie di incidenti stradali, spesso mortali, avvenuti proprio in quel punto, poco lontano dal bivio per Tula.

Una distrazione, o un'insidia fatale, e poi lo scontro frontale tra la Seat e il Suv.

A Su Campu, per estrarre il corpo di Claudio Olivieri dalle lamiere sono dovuti intervenire anche i vigili del fuoco di Sassari che hanno lavorato per alcune ore prima di tirare fuori il 43enne, ormai morto, dall'abitacolo. Nello scontro frontale è rimasta ferita anche una donna, Pina Galistu, di Nuoro: ha riportato un trauma toracico ed è stata trasportata dall'ambulanza del 118 al pronto soccorso dell'ospedale di Ozieri.

Il traffico, in quel tratto di strada è rimasto bloccato per alcune ore, il tempo servito ai soccorritori e alle forze dell'ordine per compiere quei gesti diventati una triste routine, rilievi fatti decine di volte in quell'asfalto carico di croci e sangue. Ancora un lenzuolo bianco su una strada che fa discutere e sulla quale continuano a morire automobilisti più o meno colpevoli. Ignari, spesso, di percorrere una strada che nasconde il pericolo dietro ogni curva.

La Nuova Sardegna

martedì 19 ottobre 2010

Sassari-Olbia, bluf sulla 4 corsie, a gennaio niente cantieri

L'assessore ai Lavori pubblici Bastianino Sannitu ammette: "Mancano i soldi e la valutazione di impatto ambientale". La Regione punta a trovare i fondi anche con un mutuo, ma si allungano i tempi per dare il via ai lavori per la costruzione della quattro corsie Sassari-Olbia
di Luca Rojch
Un incidente sulla Sassari-Olbia
Un incidente sulla Sassari-Olbia
OLBIA. Lo spot finisce in soffitta. Niente cantieri a gennaio per la quattro corsie. Ma in fondo nessuno ci aveva mai creduto. Cambia l'assessore e con lui mutano tempi, costi, e certezze per la strada delle promesse. La campagna promozionale dell'ex nuumero uno dei Lavori pubblici in Regione, Angelo Carta, viene smaterializzata dal suo sostituto, Bastianino Sannitu.

Sannitu seduto sulla poltrona più scomoda della giunta Cappellacci, fa finta di starci benissimo e senza paura della rabbia di tutta la Gallura inanella notizie pessime. Non solo mancano i soldi, ma non è stata completata neanche la valutazione di impatto ambientale. Sannitu ci mette faccia e coraggio e sceglie un profilo basso, anche se non va mai contro il suo predecessore. Incontra la giunta provinciale e il presidente Fedele Sanciu. Il senatore tesse le lodi dell'unico rappresentante gallurese in giunta. Lui si concentra sulla Sassari-Olbia.

«Non sono venuto a fare proclami - dice Sannitu -, parlerò solo con notizie certe, con date e dati sicuri». E come se fino a qualche settimana fa da vicepresidente della Regione avesse vissuto in un eremo irraggiungibile dal resto della giunta parla da debuttante al balletto della politica. «Non ho ancora un quadro preciso - spiega -. Domani sarò a Roma per capire a che punto è l'iter per la valutazione di impatto ambientale. So che ci sono buone prospettive perché venga terminata in breve tempo. l'iter burocratico della strada si potrebbe concludere entro l'anno». I cantieri non apriranno come promesso entro gennaio del 2011.

«No, non apriranno a gennaio - spiega Sannitu - e forse neanche prima dell'estate». Dice l'assessore in una serafica dimensione filosofico-atemporale. «Inutile fare la corsa dietro le date - continua -. Meglio partire quando tutto è definito con certezza. Procedimenti burocratici, iter nei palazzi romani e copertura finanziaria». Il costo della strada è l'altro mistero. Ora l'assessore lo fissa a 695 milioni di euro.

Nel 2008 bastavano 470 milioni di euro, prezzi da G8. Per il deputato del Pd Giulio Calvisi nel 2009 i fondi per la quattro corsie a dovevano arrivare a 522 milioni. La Regione ha sempre sostenuto che 630 milioni di euro non sarebbero bastati. Sannitu fa largo uso della cosmetica politica, ma l'impressione è che i tempi per vedere i primi operai sulla strada si allontano. Non è stata portata a termine la valutazione di impatto ambientale.

Non c'è nessuna certezza per le risorse. I 163 milioni di fondi governativi nelle parole dell'assessore sono diventati 200. Sannitu sostiene che mancano 358 milioni di fondi Fas, e il resto per arrivare a 695 sarà ottenuto con un mutuo della Banca europea di investimento. Ma lui non si stanca di ripetere. «Non dovete fissarvi su un unico punto - afferma -, né sulla data precisa, né sui soldi. Va visto un percorso di insieme.

Nessuno in Gallura più di me ha lottato per questa strada. Per questo non faccio, né farò, proclami. Parleranno solo i fatti». Con scioltezza getta via anche la proposta arrivata dall'ex assessore Carlo Mannoni. Usare i 400 milioni dal fondo che la Regione ha per le infrastrutture. «Non si possono utilizzare - dice -, devono essere infrastrutture funzionali alle imprese. E la Sassari-Olbia non lo è». Accanto a Sannitu il presidente Sanciu. Sul tavolo la Sassari-Olbia, ma anche le altre strade. Sanciu è ottimista.

«Siamo accanto a Bastianino e siamo certi che riusciremo a realizzare questa infrastruttura. Per ora cominciamo con un'altra opera preliminare. Senza questa i lavori per il lotto zero non potranno cominciare. Mi riferisco alla strada per Spirtu Santu. Collegherà la 131 al San Raffaele e a Murta Maria. Quando sarà completata si potrà intervenire sul ponte del Padrongianus. Servono 3 milioni di euro per completarla. Siamo pronti anche a contribuire, se da Cagliari arriva qualcosa». Ma la Regione non solo non ha i 695 milioni per la Sassari-Olbia, ma neanche i 3 milioni per lo Spiritu Santu.

La Nuova Sardegna

mercoledì 6 ottobre 2010

Il Sindaco di Berchidda Sebastiano Sannitu è il nuovo Assessore Regionale ai lavori pubblici

Varata la giunta Cappellacci bis: restano la metà degli assessori della prima (con i tecnici Prato e Manca) ed entrano cinque politici (Sassari guadagna Urbanistica e Cultura con Rassu e Milia) e una casella è rimasta vuota, il Turismo, di cui il governatore tiene l’interim. Ugo Cappellacci ce l’ha fatta quasi in extremis, ma non del tutto. Anche perché nel suo nuovo governo non c’è neanche una donna: e sono già annunciati ricorsi. Le nomine hanno riacceso gli scontri nella stessa maggioranza. Ma il presidente si è detto ottimista
di Filippo Peretti
Il presidente presenta la nuova giunta regionale
Il presidente presenta la nuova giunta regionale
CAGLIARI. Restano la metà degli assessori della prima giunta, entrano cinque politici (alcuni di peso) e una casella è rimasta vuota. Ugo Cappellacci ce l'ha fatta quasi in extremis, ma non del tutto. Anche perché nel suo nuovo governo non c'è neanche una donna: e sono già annunciati ricorsi. Le nomine hanno riacceso gli scontri nella stessa maggioranza. Ma il presidente si è detto ottimista: «E' una squadra forte, se non funzionerà ripenserò alle dimissioni».

Cappellacci ha presentato la sua seconda giunta in una conferenza stampa poco dopo le 20, in una giornata di forte tensione e di incertezza sino agli ultimi secondi. Dopo alcuni giorni trascorsi nel bunker di Villa Devoto, il presidente si è presentato di nuovo con un sorriso smaglianti. E ha subito letto i nomi degli assessori, nomi che, con alcune varianti, circolavano ormai da alcune ore.


Erano scontate le conferme di Giorgio La Spisa e di Antonello Liori per il Pdl, erano ormai certi gli ingressi, sempre per il Pdl, di Nicola Rassu e di Oscar Cherchi (sorpresa per le deleghe), erano state annunciate da qualche giorno con sicurezza le designazioni dell'Udc (Giorgio Oppi e Sergio Milia) e dell'Uds (Mario Floris). Cinque ingressi, questi dei politici, che danno maggior peso alla giunta rispetto alla precedente: Floris è stato due volte presidente (ha il ruolo delicato delle Riforme), Oppi rientra all'Ambiente dopo una pausa («dovevo essere operato e ora sto meglio», ha rivelato ieri sera), Milia è stato assessore sette anni fa.

Per quanto riguarda i tecnici, sono rimasti alcuni che venivano dati per certi: Andrea Prato, sul quale ha insistito il governatore, Franco Manca (che nell'ultimo giorno ha sorpassato Ketty Corona, invece esclusa), Sebastiano Sannitu e Angelo Carta (che venivano dati per riconfermati se i loro partiti avessero rinunciato a indicare politici).


La vera sorpresa è stato l'interim al Turismo. Cappellacci ha dato l'impressione di aver deciso proprio mentre entrava in conferenza stampa (una telefonata, forse di rinuncia). Il posto spetta al Pdl, sembrava dover andare a Nicola Rassu, invece dirottato all'Urbanistica, forse prevista per Pietro Pittalis. E' circolato il nome del nuorese Luigi Crisponi, che però è rappresentante dei Riformatori. Insomma, il giallo è rimasto aperto e Cappellacci ha detto che lo risolverà tra oggi e domani.

Per solenizzare l'evento, Cappellacci avrebbe voluto presentare la nuova giunta durante la seduta degli Stati Generali in Consiglio regionale, ma ha dovuto rinunciare per appena un'ora: il tempo che il presidente ha preferito dare al Psd'Az nel tentativo (fallito) di convincere Giacomo Sanna ad accettare non solo l'ingresso in giunta (ai Trasporti) ma anche la vice presidenza. Il ruolo sardista ieri è stato centrale nella lunga giornata politica, ma Sanna e il Psd'Az hanno risposto picche dato che il loro pronunciamento era stato chiaro: se ci sarà un solo assessorato, confermeremo Angelo Carta.

Cappellacci ha dovuto fare buon viso a cattivo gioco (ha comunque speso parole di elogio nei confronti del tecnico dei 4 Mori) ma ha spostato Carta dai Lavori pubblici ai Trasporti, forse nella speranza che Sanna (e il suo partito) ci ripensi. Sanna ha però tenuto a precisare: «Lo spostamento non l'abbiamo chiesto noi».

La posizione sardista ha trascinato anche quella dei Riformatori: i due partiti, uniti nella verifica politica, sembrano avviato verso il disimpegno politico e sfideranno Cappellacci in aula nell'attuazione del programma.

Non sono gli unici malumori. Hanno immediatamente protestato per l'esclusione sia Franco Cuccureddu dell'Mpa («prendiamo atto che non siamo rappresentati in giunta») sia il finiano Ignazio Artizzu («inaccettabile che la rappresentanza della componente ex An sia stata dimezzata»).


La Nuova Sardegna

Monti e Berchidda in rivolta contro la valanga di espopri

MONTI. Non sono soli nella mobilitazione, i proprietari di terreni e case che ricadono nel nuovo progetto della quattro corsie Olbia-Sassari proposto per il tratto tra Monti e Berchidda. Neppure i sindaci dei due comuni interessati sono d’accordo sulla realizzazione di un tracciato che si allontana da quello esistente, così come previsto nelle carte arrivate nelle scorse settimane negli uffici comunali: nel tratto in questione, il “lotto G tronco 3” è prevista infatti una biforcazione della strada con coppie di corsie separate. Cosa che comporterebbe nuovi espropri, e che ha già fatto scendere sul piede di guerra i proprietari delle aree. «È una proposta che non accettiamo e per la quale ci stiamo già opponendo», spiegano il sindaco di Berchidda Bastianino Sannitu e quello di Monti Emanuele Mutzu. Che chiedono che il nuovo tracciato corra lungo la strada esistente. In pratica, è successo che in fase di Valutazione d’impatto ambientale, la Soprintendenza ai beni ambientali e paesaggistici ha contestato il progetto previsto per quel tratto, per cui la società Lotti che si sta occupando della progettazione dell’opera viaria ha apportato delle modifiche e le ha inoltrate ai due Comuni per le osservazioni. Ma la nuova progettazione oltre a far infuriare i proprietari dei terreni viene rigettata anche dalle due amministrazioni comunali, che si stanno attivando di concerto sia nei confronti dei progettisti che del ministero dell’Ambiente. «Non accettiamo questa proposta, non vogliamo che vengano fatti altri espropri a danno del nostro territorio e della popolazione», dice Bastianino Sannitu. «È inutile dividere le proprietà creando danni ai proprietari e spese allo Stato - aggiunge Emanuele Mutzu -: tutto ciò si può evitare facendo correre il nuovo tracciato lungo la strada attuale. Quello noi chiediamo».

La Nuova Sardegna