mercoledì 6 ottobre 2010

Monti e Berchidda in rivolta contro la valanga di espopri

MONTI. Non sono soli nella mobilitazione, i proprietari di terreni e case che ricadono nel nuovo progetto della quattro corsie Olbia-Sassari proposto per il tratto tra Monti e Berchidda. Neppure i sindaci dei due comuni interessati sono d’accordo sulla realizzazione di un tracciato che si allontana da quello esistente, così come previsto nelle carte arrivate nelle scorse settimane negli uffici comunali: nel tratto in questione, il “lotto G tronco 3” è prevista infatti una biforcazione della strada con coppie di corsie separate. Cosa che comporterebbe nuovi espropri, e che ha già fatto scendere sul piede di guerra i proprietari delle aree. «È una proposta che non accettiamo e per la quale ci stiamo già opponendo», spiegano il sindaco di Berchidda Bastianino Sannitu e quello di Monti Emanuele Mutzu. Che chiedono che il nuovo tracciato corra lungo la strada esistente. In pratica, è successo che in fase di Valutazione d’impatto ambientale, la Soprintendenza ai beni ambientali e paesaggistici ha contestato il progetto previsto per quel tratto, per cui la società Lotti che si sta occupando della progettazione dell’opera viaria ha apportato delle modifiche e le ha inoltrate ai due Comuni per le osservazioni. Ma la nuova progettazione oltre a far infuriare i proprietari dei terreni viene rigettata anche dalle due amministrazioni comunali, che si stanno attivando di concerto sia nei confronti dei progettisti che del ministero dell’Ambiente. «Non accettiamo questa proposta, non vogliamo che vengano fatti altri espropri a danno del nostro territorio e della popolazione», dice Bastianino Sannitu. «È inutile dividere le proprietà creando danni ai proprietari e spese allo Stato - aggiunge Emanuele Mutzu -: tutto ciò si può evitare facendo correre il nuovo tracciato lungo la strada attuale. Quello noi chiediamo».

La Nuova Sardegna

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