giovedì 12 marzo 2009

Quattro corsie, il governo non darà un euro

«Bambole, non c’è un euro». Parafrasando il titolo del celebre programma tv d’avanspettacolo di trent’anni fa, si può racchiudere in queste poche parole il destino dei fondi per la Sassari-Olbia. La pietra tombale sulla questione l’ha messa ieri il ministro dei rapporti con il parlamento Elio Vito, chiamato a rispondere al question time alla Camera alla domanda posta dai parlamentari del pd Giulio Calvisi e Guido Melis. Ai due deputati del nord Sardegna, che chiedevano che fine avessero fatto i finanziamenti, ha replicato che «l’intervento sulla Sassari-Olbia già rientrava in una programmazione prevista per il 2010».

 Addio, dunque, alle procedure accelerate del G8. Cancellato in un colpo tutto quello che era stato fatto finora, compresa la progettazione e la divisione in lotti dell’opera. A rispondere a una questione di vitale importanza per la Sardegna, non è stato chiamato nessun ministro di peso (se non Tremonti almeno Matteoli). Circostanza che ha dato l’occasione anche a Rocco Buttiglione, che presiedeva la seduta, di chiamare sarcasticamente in causa Vito, al momento di rispondere a Calvisi: «Ministro - ha detto - noi tutti veramente ammiriamo la sua onniscenza. Potrebbe fare un Governo da solo: è in grado di rispondere a qualsiasi domanda».

 Elio Vito ha replicato piccato: «In tale governo riserverei a lei un posto di riguardo». Al di là delle schermaglie fra i due, è stata disarmante la risposta all’interrogazione (primo firmatario Antonello Soro) e illustrata da Giulio Calvisi, che aveva chiesto conto dello spostamento dei fondi Fas per la Sardegna con l’ultima riunione del Cipe. «Un esempio - ha osservato l’esponente olbiese del Pd - degli impegni assunti in Parlamento e nelle piazze di tutta la Sardegna durante la campagna elettorale, e disattesi puntualmente dopo la chiusura delle urne». 

 Vito ha sottolineato come «il G8 porterà grande beneficio alla Sardegna e a tutti i sardi. Sono stati già stanziati 400 milioni di euro a favore dell’organizzazione del vertice e per i problemi infrastrutturali. Ulteriori esigenze potranno essere soddisfatte attingendo dalle risorse del Fondo strategico a sostegno dell’e conomia reale, o dal fondo infrastrutture istituito nell’agosto 2008».

 «Peccato - fa sapere Calvisi - che quei fondi non hanno soldi a disposizione, perché sono stati già impegnati». «Del resto - ha proseguito nella sua risposta Vito - l’ammodernamento della Sassari-Olbia non è strettamente funzionale al G8, come già detto in questa stessa sede dal sottosegretario Guido Bertolaso. Ma il G8 fungerà da stimolo per accelerare le procedure. La nuova Sassari-Olbia costerà 440 milioni di euro è sarà lunga 78 chilometri».

 Sferzante la replica affidata a Guido Melis. «Siamo insoddisfattissimi. Questa strada ha un’importanza enorme, e non solo economica. E’ un vero e proprio cimitero di croci, perché molto frequentata. Sappiamo bene che i tempi erano lunghi e si parlava del 2010, ma non abbiamo avuto risposte sulla destinazione delle somme. La verità è che vengono traditi tutti gli impegni presi prima delle elezioni. Per cui vale il detto che: il sardo si inganna una volta sola. Mi auguro che i sardi non si facciano ingannare un’altra volta da questo Governo».

 Va anche ricordato che il 14 novembre 2008 il sottosegretario Bertolaso, rispondendo in aula proprio a Calvisi (circostanza ricordata ieri da Vito) aveva detto che «sulle somme stanziate dal governo il ministro dell’economia ha preferito un ulteriore passaggio al Cipe. Con la prossima riunione sarà tutto risolto. Si tratta di 417 milioni di euro che serviranno in particolare per la Sassari-Olbia che verrà finalmente adattata alle esigenze dei sardi». Parole che ora sembrano state scritte sulla sabbia.

La Nuova Sardegna , 12 Marzo 2009

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